Stangata sui prezzi al ritorno dalle vacanze, ecco i rincari attesi dopo le ferie

Istat: dati inflazione settembre 2017, rallenta la dinamica dei prezzi
Istat: dati inflazione settembre 2017, rallenta la dinamica dei prezzi

Dopo le ferie estive anche in questo 2017 arriverà puntuale la stangata sui prezzi con rincari per l’autunno che andranno ad interessare tanti capitoli di spesa per le famiglie, dai servizi di trasporto all’elettricità e passando per i conti correnti, le assicurazioni e la scuola. Inoltre, la siccità delle ultime settimane in Italia spalancherà con ogni probabilità pure le porte ai rincari dei generi alimentari.

Nel dettaglio, per quel che riguarda l’energia elettrica gli aumenti sul mercato tutelato sono già scattati nello scorso mese di luglio del 2017 con un +2,8% in ragione dell’aggiornamento trimestrale delle tariffe da parte dell’Autorità per l’Energia, il Gas ed il Servizio Idrico, mentre tra settembre ed ottobre, in materia di servizi bancari, alcune banche online introdurranno le commissioni sui prelievi bancomat effettuati da sportelli Atm di altri istituti di credito.

Pure per i capitoli di spesa relativi ai trasporti, ed in particolare al trasporto pubblico locale, sono attesi dei rincari, e lo stesso dicasi per i costi che a breve le famiglie dovranno sostenere per i figli da mandare a scuola. Nei giorni scorsi, infatti, la Federconsumatori ha effettuato un’indagine da cui è emerso che rispetto allo scorso anno si registrano, ad esempio, aumenti per l’acquisto di diari e zaini.

L’allarme rincari, peraltro scattato già da qualche settimana a questa parte, riguarda pure i servizi di telefonia ed Internet, e quelli riguardanti la pay-Tv. Ci riferiamo alla cosiddetta tredicesima mensilità che fa scattare i rincari attraverso il passaggio degli addebiti da mensili a 28 giorni, ovverosia ogni 4 settimane. Tale pratica è stata peraltro ritenuta scorretta dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ma a quanto pare i principali gestori telefonici puntano a vincere il ricorso al Tar al fine di non tornare sui loro passi. Il pronunciamento da parte del Tar è atteso nel mese di febbraio del 2018.