Euro, monete da 1 e 2 centesimi non andranno in pensione: dietrofront Governo

Euro, monete da 1 e 2 centesimi non andranno in pensione, dietrofront Governo
Euro, monete da 1 e 2 centesimi non andranno in pensione, dietrofront Governo

Dietrofront del Governo sulle monete da 1 e 2 centesimi di euro che non andranno in pensione e, quindi, potranno continuare a circolare. Questo significa che non ci sarà alcun decreto attuativo che porterà allo stop al conio delle monetine in quanto è solo l’Unione europea che può decidere sulla circolazione in accordo con quanto è stato riportato da LaStampa.it.

Sulle monete da 1 e 2 centesimi a pronunciarsi è stata la Banca centrale europea (Bce) sottolineando come sulla circolazione dei tagli della moneta unica non possono prendere decisioni i Parlamenti dei singoli Stati dell’Ue. La decisione, infatti, spetta al consiglio europeo, così come anche in caso di stop al conio nessun negoziante può essere autorizzato a rifiutare per i pagamenti le monete di piccolo taglio. In più, lo stop al conio delle monete da 1 e 2 centesimi di euro non porta ad alcun risparmio in quanto, di riflesso, aumenterebbero i costi per il conio delle monete di taglio superiore, ovverosia quelle da cinque centesimi.

Ad esempio, in Paesi come l’Olanda e la Finlandia, proprio al fine di risolvere il problema relativo alla circolazione delle monetine da 1 a 5 centesimi, si permette ai negozi l’arrotondamento dei prezzi ai cinque centesimi. Ma questo non vieta ai consumatori di pagare con le monete da 1 e/o 2 centesimi di euro l’ammontare dovuto.

In altre parole l’Ue non mette bocca sugli arrotondamenti, ma nel caso può imporre lo stop ad un Paese che dovesse legiferare per bloccare il conio e la circolazione di un qualsiasi taglio dell’euro in banconote o in moneta. Nello stesso tempo è stato però Mario Draghi, il Presidente della Bce, ad auspicare che regole come quelle relative all’arrotondamento vengano concordate a livello europeo e non da parte dei singoli Paesi dell’Eurozona.