Il secondo trimestre del 2017 è stato da record, per gli azionisti di tutto il mondo, in merito ai dividendi incassati. Su scala globale, infatti, nel Q2 2017 i dividendi si sono attestati alla soglia record di 447,5 miliardi di dollari con un rialzo anno su anno che è stato pari al 5,4% in accordo con la 15-esima edizione del Janus Henderson Global Dividend Index.
Secondo quanto è stato riportato da Repubblica.it, l’aumento delle cedole passa dal 5,4% al 7,2% se si prendono in considerazione altri fattori come i dividendi straordinari e le oscillazioni valutarie. Nel complesso per i dividendi nel secondo trimestre del 2017 la crescita è la più rapida dal 2015 a fronte di nuovi massimi che per le cedole sono stati raggiunti in tanti Paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Sud Corea e passando per l’Olanda, l’Indonesia, il Belgio, la Svizzera e l’Olanda.
Dal Janus Henderson Global Dividend Index rilevato al Q2 2017, inoltre, è emersa una revisione al rialzo delle stime di crescita dei dividendi, per le prime 1.200 società al mondo per capitalizzazione. La stima annuale, infatti, si attesta ora a 1.208 miliardi di dollari con un aumento previsto anno su anno pari al 3,9%.
Delude invece l’Italia che nel secondo trimestre del 2017 registra un calo complessivo dei dividendi del 19,1%, anno su anno, a 8,3 miliardi di dollari. Questa forte discesa, nel Rapporto che è collegato alla 15-esima edizione del Janus Henderson Global Dividend Index, è stata spiegata con la mancata distribuzione di cedole da parte di UniCredit, e con il passaggio di Enel ad una distribuzione delle cedole su base semestrale. In Europa nel secondo trimestre i dividendi, a 149,5 miliardi di dollari americani, corrispondono al 40% del totale e sono invece aumentati su base annua dell’1,1%.
