Commercio ambulante abusivo, un business da 1,85 miliardi di euro

Commercio ambulante abusivo, un business da 1,85 miliardi di euro
Commercio ambulante abusivo, un business da 1,85 miliardi di euro

In Italia il commercio ambulante abusivo non solo vale 1,85 miliardi di euro l’anno, ma sta condizionando negativamente tutto il settore. Questo è quanto emerso, in particolare, dall’Assemblea degli ambulanti Confesercenti che, di conseguenza, chiedono una nuova legge per combattere l’abusivismo e per tutelare le concessioni di chi opera nel settore nel pieno della legalità.

Anva chiede revisione commercio su aree pubbliche, stop a balletti e proroghe

In particolare, la federazione che riunisce le imprese del commercio ambulante Confesercenti, ovverosia l’Anva, ha apertamente chiesto alla politica, e quindi al Governo che verrà, di escludere dal campo d’applicazione della direttiva Bolkestein il commercio su aree pubbliche. E questo dovrà avvenire, secondo gli ambulanti, mettendo fine non solo ai balletti, ma anche alle proroghe.

L’Anva ricorda che in gioco c’è il futuro di oltre 200 mila famiglie in quanto in Italia, nonostante le difficoltà, il commercio ambulante rappresenta uno dei pilastri della distribuzione nel nostro Paese. Per la precisione, in Italia ci sono oltre 190 mila imprese che, operanti nel commercio ambulante, danno lavoro ad oltre 217 mila addetti per un fatturato complessivo annuo sopra la soglia di 11 miliardi di euro.

Commercio ambulante in crisi da 10 anni, come uscirne?

Da dieci anni a questa parte in Italia il commercio ambulante ha vissuto una situazione di crisi che ha portato a ben 7 miliardi di euro di valore economico perso. Questo è quanto, tra l’altro, ha evidenziato Maurizio Innocenti, Presidente di Anva Confesercenti, citando il fatto che il settore, sempre più accerchiato dall’incuria e dall’abusivismo, ha pagato a caro prezzo pure la confusione e l’incertezza a livello normativo.