Borse Asiatiche in netto rialzo: la bocciatura di Moody’s è già un lontano ricordo

borse asiatiche

Le Borse Asiatiche in netto crescita dopo la frenata di ieri causata dal downgrade dei listini cinesi.

Le borse asiatiche, ignorando la sonora bocciatura di Moody’s, veleggiano sulle ali dell’entusiasmo facendo registrare rialzi consistenti nelle prime ore della mattinata italiana. Se è vero che i verbali dell’ultima riunione della Fed non hanno scosso i mercati più di tanto, è anche vero che ormai si dà per scontato un aumento corposo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Americana.

Prova ne è il fatto che l’indice Nikkei ha fatto registrare un balzo dello 0,44% ed è andata ancora meglio ai listini cinesi con Hong Kong che alle 8 di mattina faceva registrare uno + 0,78% più o meno analogo all’indice attuale della Borsa di Shangai (+0,77%).

Nonostante i mercati azionari diano segnali euforici, non rallenta la corsa all’oro, considerato un bene rifugio la cui crescita, generalmente, è inversamente proporzionale a quello dei listini di borsa. In Asia, il metallo più prezioso, è scambiato a 1.261,8 dollari l’oncia, che vale il +0,42%, un segnale che gli analisti interpretano come il sintomo di una crescente presenza di liquidità sui mercati.

Questo fattore potrebbe anche giustificare l’enorme crescita di Bitcoin (la moneta digitale) che nell’ultimo anno ha quintuplicato il proprio valore. Situazione in stand by nelle Borse Asiatiche per il Petrolio, che pur rafforzandosi sui mercati nelle ultime ore, adesso attende l’esito del meeting Opec in corso di svolgimento a Vienna e che dovrebbe confermare il taglio della produzione almeno per i prossimi 6 mesi. Un dato che, se confermato, dovrebbe dare un ulteriore spinta in avanti all’oro nero.