Mangiare fuori casa, la pizza non è più un piatto da poveri

Consegne a domicilio tra pizze e sushi, ecco il cibo ordinato e preferito dagli italiani
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In Italia la pizza non è più un piatto da poveri sia perché trattasi di un mercato da ben 30 miliardi di euro l’anno, sia perché a tavola la pizza si è conquistata un ruolo da protagonista. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso da un’indagine che è stata condotta dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa in collaborazione con CNA Agroalimentare.

Pizza in Italia, sono ben 130 mila le imprese coinvolte

Nel business della pizza in Italia le imprese coinvolte sono ben 130 mila con 100 mila addetti a tempo pieno e ben 200 mila complessivi nel fine settimana. Ogni giorno nel nostro Paese vengono sfornate all’incirca 8 milioni di pizze per un totale di quasi 3 miliardi di pizze in un anno che garantiscono un fatturato complessivo pari a 15 miliardi di euro.

L’impresa legata alla pizza, inoltre, non conosce crisi se si considera che dal 2015 al 2018 le attività sono aumentate da 125.300 a 127.000 con la Regione Campania protagonista assoluta con il 16% del totale. A seguire c’è poi la Sicilia con il 13% e la Regione Lazio sul gradino più basso del podio con il 12%.

Quanto costa una pizza in Italia?

Per quel che riguarda i costi, la CNA ha rilevato che nel nostro Paese la pizza tonda da piatto ha un prezzo di vendita che oscilla da un minimo di 5 euro ad un massimo di 10 euro. Questo vale per la quasi totalità delle pizze tonde che a loro volta, nelle maggioranza dei casi, sono cotte a legna.

Il forno a legna in Italia per le pizze, infatti, è utilizzato dall’84,8% del totale delle pizzerie rispetto al 9,1% delle pizzerie che utilizzano il forno a gas. Mentre solo il 6,1% del totale delle pizzerie utilizza per la cottura della pizza il forno elettrico.