Gelato alla vaniglia introvabile con ciclone che si abbatte sul Madagascar

Gelato alla vaniglia introvabile con ciclone che si abbatte sul Madagascar
Gelato alla vaniglia introvabile con ciclone che si abbatte sul Madagascar

Sul mercato delle materie prime, a seguito di un ciclone che si è abbattuto sul Madagascar, è scoppiata la crisi della vaniglia che, di riflesso, sta facendo tremare il mercato del gelato. I prezzi della materia prima, infatti, sono decuplicati con la conseguenza che, a causa degli elevati costi di produzione, gli artigiani del gelato hanno subito tolto il gusto vaniglia dal menù.

In accordo con quanto è stato riportato dal Financial Times, il crollo dell’offerta di vaniglia, a causa del ciclone in Madagascar, ha portato il prezzo della materia prima a ben 600 dollari al chilo, con la conseguenza che anche le grandi catene del gelato hanno tagliato dal menù quello che è per il prodotto uno dei gusti più popolari al mondo.

Nel Madagascar, primo Paese produttore al mondo di vaniglia, il passaggio del ciclone ha causato danni alle piantagioni con la conseguenza che c’è subito stata su scala globale una carenza di materia prima. Lo sbilanciamento della domanda rispetto all’offerta, che ha fatto lievitare i prezzi, ha comunque una volta tanto avvantaggiato la popolazione locale.

Secondo quanto è stato riportato dall’Agenzia di stampa Ansa.it, infatti, gli agricoltori del Madagascar hanno ricevuto per il prodotto una buona remunerazione che ha permesso loro per la prima volta di poter mandare a scuola senza problemi i figli, e di costruirsi pure delle case di cemento.

Intervistato dal Financial Times, il fondatore di Madécasse Chocolate & Vanilla Tim McCollum ha dichiarato, tra l’altro, che ci vorranno almeno 3-4 anni prima che il mercato della vaniglia possa tornare a stabilizzarsi su quotazioni attorno ai 100-150 dollari al chilo.