Marchionne: prima del congedo da FCA, il sogno di una grande partnerhip

Marchionne a fine anno dirà addio alla Fca ma non si esclude che possa farlo in grande stile annunciando una nuova alleanza strategica.

Ormai si sa che Sergio Marchionne lascerà per sempre la Fiat per dedicarsi anima e corpo alla Ferrari, ma non prima di portare a compimento uno dei grandi sogni di Giovanni Agnelli: una grande alleanza internazionale tra la casa automobilistica torinese e un grande gruppo industriale.
Proprio l’avvocato, da uomo di mondo e cosmopolita, ha cullato per decenni il sogno di una grande alleanza industriale per rilanciare il marchio Fiat a livello mondiale, ma molti dei suoi tentativi sono andati a vuoto sotto la sua gestione. Alcuni segnali lasciano presagire che questo sogno potrebbe essere coronato negli anni a venire. In passato i tentativi di matrimonio tra Fiat e Simca e con Ford, Citroen e General Motors non hanno avuto la fortuna che avrebbero meritato.

La causa è da ricercare proprio nell’autosufficienza e nella eccessiva ‘torinesità’ del gruppo Fiat. Dopo la scomparsa di Giovanni Agnelli, a prendere le redini della causa automobilistica fu il fratello Umberto la cui strategia fu quella di rafforzare la presenza di Fiat nel comparto auto, tralasciando altri settori nei quali la casa torinese aveva avviato investimenti per diversificare il proprio ambito di interessi. La morte di Umberto preluderà all’approdo di Sergio Marchionne, il manager globalizzato, introdotto alla perfezione nel mondo americano la cui strategia principale fu quella di dare un taglio ‘internazionale’ all’azienda automobilistica italiana, salvando la Fiat da un fallimento che appariva ormai inevitabile.

Il manager di origini abruzzesi svincola la Fiat dagli accordi con General Motors ottenendo anche un miliardo e mezzo di dollari di buona uscita con i quali salva l’azienda da un debito mostruoso mettendo a posto i conti. La partnership con Crhysler farà diventare le due aziende, quasi una sola entità, un mostro a due teste che salva entrambe da una crisi che appariva irreversibile, rilanciando in grande stile i due marchi negli Usa e nel mondo.

Con Marchionne la Fiat diventa una realtà multinazionale che produrrà macchine non solo in Italia ma dove capiterà e dove potrà farlo senza ulteriori aggravi e costi. Ma l’ultimo sogno di Marchionne non si è ancora avverato. Quello di unire la Fca ad un grosso gruppo internazionale dell’auto per farne un colosso in grado di reggere l’impatto con il mercato globale. General Motors (ancora lei) Toyota e Volkswagen sono i gruppi candidati per realizzare una grande partnership e chissà che nei prossimi mesi, prima di dare l’addio definitivo alla Fca, Marchionne non chiuda in bellezza con un grande annuncio.