Lotteria degli scontrini contro l’evasione

Agenzia delle entrate scontrini

Quello che non manca al Governo italiano è la fantasia, bisogna ammetterlo. Per contrastare l’evasione fiscale spunta ora la cosiddetta “lotteria degli scontrini”. In pratica, non è necessario tenere in modo cartaceo gli scontrini relativi agli acquisti fatti, basta presentare il codice fiscale al negoziante e la prova d’acquisto con l’importo arriva direttamente all’Agenzia delle Entrate, come avviene già da tempo per le farmacie.

In realtà non è un’idea nuova, è già stata pensata ed attuata in altri Paesi, come la Grecia al tempo del rischio di Grexit o in altri Paesi ma si è rivelata un flop. Alla fine dell’anno, secondo il Governo, attraverso un’estrazione sarebbe determinato per quale categoria commerciale il cittadino potrebbe detrarre fiscalmente le spese effettuate.

A parte che già per le farmacie il sistema non ha funzionato molto bene, dal momento che i dati non sono arrivati correttamente all’Agenzia delle Entrate e quindi non sono finiti sulla dichiarazione dei redditi precompilata, la misura immaginata dal Governo ha il sapore di un’ammissione di non avere la capacità di contrastare l’evasione fiscale e rappresenterebbe una sorta di “ultima spiaggia” nella lotta all’evasione, un segno di debolezza, in sostanza.

Un altro aspetto è la sensazione di controllo dello Stato su quanto e per cosa si spende individualmente con tanto di identificazione attraverso il codice fiscale. Un ulteriore controllo personale da parte dello Stato.