Esuberi nelle banche italiane

banche

Gli esuberi previsti nel settore bancario, sarebbero circa 23000, da sostenere entro il 2018, i quali vanno aggiunti ai già 48000 tagli eseguiti dal 2000 a oggi. Questi dati sono stati comunicati dalla Fabi, in base ai nuovi piani industriali riferiti dalle banche e che come riferito questa cifra è al netto ” delle prossime fusioni e aggregazioni che sicuramente ne comporteranno altri “.Questi conti, fatti dal sindaco dei lavoratori delle banche, sono la somma dei due più grandi tagli previsti: quello di Unicredit con 5740 esuberi e 4500 riconversioni di Intesa SanPaolo ( che se non si riuscirà a riconvertirli, diventeranno esuberi). La Fabi ricorda che sin ora le uscite sono state gestite con prepensionamenti volontari ” i sindacati vogliono continuare a gestire le ristrutturazioni in maniera morbida e si opporranno in tutti i modi all’ipotesi di uscite obbligatorie. Le banche non possono più puntare sul taglio dei costi del lavoro, come fatto fino a oggi senza grandi risultati, ma devono rilanciare i ricavi mettendo a punto un nuovo modello di business al servizio del territorio, recuperando il rapporto di fiducia con la clientela “.