Avvocati, ingegneri e architetti domani in piazza per richiedere l’Equo Compenso

equo compenso

Domani a Roma l’iniziativa promossa dai tre ordini professionali per richiedere la reintroduzione dell’equo compenso.

La richiesta dell’equo compenso sarà una delle rivendicazioni che i professionisti intellettuali chiederanno a gran voce al governo nella giornata di protesta che si svolgerà domani a Roma e che è stata promossa dagli Ordini degli Avvocati, degli Architetti e degli Ingegneri. Una presa di posizione forte alla quale hanno aderito circa 150 unità tra sindacati di diverse professioni, Ordini, enti ed Associazioni.

Ancora una minoranza rispetto ai 2.700 ordini presenti nel territorio italiano, anche se è vero che si tratta di una iniziativa nata solo un paio di settimane fa (il comitato si è costituito il 24 aprile). Per il momento, i consigli nazionali delle diverse professioni intellettuali, hanno deciso di stare a guardare preferendo non schierarsi. Solo la Fnovi (la Federazione dei veterinari) ha invitato gli iscritti a prendere parte alla manifestazione.

Le battaglie per il riconoscimento dell’equo compenso a chi svolge professioni intellettuali sono già state condotte da tempo dalla Rete delle professioni tecniche che hanno già ottenuto una flebile apertura da parte delle istituzioni e pertanto hanno deciso di non aderire all’iniziativa. Si tratta di una questione molto sentita da parte di chi svolge le professioni intellettuali.

La corsa al ribasso delle tariffe, contrassegnate da un’epoca di crisi in quasi tutti i settori della professione intellettuale, ha portato anche ad un ribasso della qualità del servizio offerto alla clientela. I tre ordini professionali che hanno promosso l’iniziativa, temono adesso un ‘collasso del sistema’. Nel 2006 venne deciso dal governo l’eliminazione dei minimi, mentre nel 2012 vennero totalmente abolite le tariffe. L’esecutivo si allineò alle direttive europee, anche se è vero che nei maggiori paesi europei i minimi tariffari esistono ancora e sono stati considerati leggimi anche dalla Corte Ue. L’iniziativa partirà domani da Piazza Della Repubblica a Roma alle ore 10. Il corteo si muoverà fino a Piazza San Giovanni.