Spese obbligate delle famiglie: la corsa rallenta nel 2017, Rapporto Confcommercio

Economia e Paese reale, previsioni sul Pil stentano a trovare riscontro
Economia e Paese reale, previsioni sul Pil stentano a trovare riscontro

Nel 2017, rispetto all’anno 2014, l’incidenza delle spese obbligate sul reddito delle famiglie italiane è sceso  di quasi un punto percentuale passando dal 41,8% al 40,9%. A rilevarlo è stato l’Ufficio Studi della Confcommercio in accordo con un Rapporto da cui è inoltre emerso come attualmente il controvalore medio pro-capite per le spese obbligate si attesti a 7.070 euro, con il 60% del totale che viene assorbito dal capitolo di spesa relativo all’abitazione.

Si tratta, nello specifico, di un capitolo di spesa che include, tra l’altro, i costi per la manutenzione ordinaria dell’abitazione, i canoni di locazione, l’energia con luce e gas, le bollette dell’acqua e quelle da pagare per lo smaltimento dei rifiuti.

Per l’abitazione, infatti, la spesa media pro-capite si attesta attualmente a ben 4.100 euro, mentre per il calo rilevato per le spese obbligate nel loro complesso la Confcommercio ha spiegato tale discesa con la contrazione dei prezzi e delle tariffe dei servizi finanziari e di quelli energetici. Dallo studio della Confcommercio è anche emerso che in Italia, a carico delle famiglie italiane, le spese obbligate hanno fatto registrare una sostanziale impermeabilità rispetto all’andamento del ciclo economico.

Per quel che riguarda invece i generi alimentari, l’Associazione dei Commercianti da un lato ha rilevato negli ultimi anni un aumento di valore in termini pro capite, ma nel complesso l’incidenza sul totale delle spese obbligate ha mostrato una tendenza in diminuzione. Scendono invece in valore pro-capite delle spese obbligate legate alla mobilità grazie soprattutto alla diminuzione delle tariffe per le assicurazioni, ed al calo dei prezzi alla pompa dei carburanti, ovverosia di benzina e diesel.