Dopo ben 7 anni di stallo, ‘riparte la contrattazione in tutti i comparti pubblici’. Questo è quanto ha dichiarato, tra l’altro, Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl, dopo che il Sindacato, insieme alla Cgil ed alla Uil, ha firmato con il Governo italiano l’accordo quadro riguardante il rinnovo dei contratti di lavoro del pubblico impiego.
L’accordo siglato con il Governo, che interessa ben 3,3 milioni di lavoratori statali, prevede per quel che riguarda la parte economica un aumento medio mensile della retribuzione pari a 85 euro lordi. ‘Ora attiveremo la contrattazione di secondo livello che garantirà non solo buste paghe più pesanti, ma anche più qualità del servizio’, ha aggiunto la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan sottolineando altresì che ‘si è fatta un po’ di giustizia’.
Per quel che riguarda le risorse messe sul piatto dal Governo italiano, attraverso la contrattazione con i Sindacati si è partiti da appena 300 milioni di euro di stanziamenti per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, fino ad arrivare a 5 miliardi di euro. A metterlo in evidenza è stata la Uil sottolineando che ‘viene così restituita dignità al lavoro pubblico e alla contrattazione’.
Al termine dell’incontro tra il Governo italiano ed i Sindacati sul rinnovo del contratto di lavoro nel pubblico impiego, Susanna Camusso, il segretario generale della Cgil, ha messo in evidenza che ‘è stato fatto un buon lavoro’. ‘Innanzitutto si è costruito l’atto che permette di avviare la stagione contrattuale’, ha aggiunto’, ‘Non vorrei, infatti, si determinasse l’equivoco che i contratti sono stati rinnovati’.
Sulla stessa posizione troviamo la Fp Cgil, nel mettere in evidenza che ‘si chiude la stagione degli atti unilaterali’, e che ‘adesso l’obiettivo è fare subito il contratto’. ‘Dopo 7 anni di blocco per lavoratori pubblici ora la firma dell’accordo per nuovo #contrattoPA @cgilnazionale, @cislnazionale @uilofficial’, ha intanto twittato ieri Marianna Madia, il Ministro PA e semplificazione nel governo Renzi.
