Esclusione sociale e povertà al top tra tasse record e bassa spesa sociale

Povertà ed esclusione sociale in Italia, nuovo Rapporto Istat
Povertà ed esclusione sociale in Italia, nuovo Rapporto Istat

In Europa, Italia compresa, l’esclusione sociale e la povertà rischiano di raggiungere dei livelli di guardia molto preoccupanti. A farlo presente è stata la Cgia di Mestre citando la spesa sociale che nell’Ue è tra le più basse, ed il livello della pressione fiscale che è da record nel Vecchio Continente.

Pressione fiscale boom con le misure di rigore e di austerità

Al riguardo l’Ufficio Studi dell’Associazione degli artigiani mestrina pone l’accento sul fatto che, negli ultimi anni, ai Paesi dell’Europa mediterranei, al fine di mettere in sicurezza i conti pubblici, sono state sostanzialmente imposte tutta una serie di misure di rigore e di austerità che sono state poi implementate attraverso uno smisurato aumento della pressione fiscale.

Inoltre, a fronte delle maggiori tasse per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo c’è stata, in base alle rilevazioni della Cgia di Mestre, una contrazione molto forte non solo degli investimenti pubblici, ma anche della spesa per il welfare.

Al Sud un cittadino su due vive in una condizione di deprivazione

In altre parole, l’Italia esce male da una crisi che nel complesso ha colpito tutti i ceti sociali con risultati più preoccupanti, rileva altresì la Cgia di Mestre, per il cosiddetto popolo delle partite Iva. Su base territoriale, inoltre, in Italia ci sono regioni come la Campania, la Sicilia e la Calabria dove praticamente un residente su due, a vario titolo, si trova in una condizione di deprivazione. Non a caso, rispetto al periodo pre-crisi quando era al 6%, in Italia il tasso di disoccupazione continua a rimanere sopra la soglia dell’11%.