Tasse 2017, contenzioso tributario: scatta sospensione dei termini con le vacanze estive

Oppressione fiscale sulle imprese in aumento, Rapporto Cgia di Mestre
Oppressione fiscale sulle imprese in aumento, Rapporto Cgia di Mestre

Puntuale anche quest’anno, dall’1 al 31 agosto del 2017, in materia di tasse, il contenzioso tributario andrà in vacanza. A comunicarlo è FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico Agenzia delle Entrate, nel precisare che fino al 4 settembre del 2017 la pausa estiva riguarderà pure i versamenti da comunicazioni di irregolarità. La pausa estiva porta, per tutto il mese di agosto del 2017, alla sospensione del decorso dei termini processuali.

Ad esempio, l’Agenzia delle Entrate fa presente che se un avviso di accertamento viene notificato in data 4 agosto del 2017, allora, per quel che riguarda i classici 60 giorni per fare ricorso, i termini decorrono dall’1 settembre del 2017 per poi scadere in data 30 ottobre del 2017. Se invece la notifica arriva prima della tregua estiva, ad esempio il 26 luglio del 2017, allora i termini per la presentazione del ricorso, trascorsi 60 giorni, non scadranno il 26 settembre del 2017 ma si sposteranno di un mese con scadenza il 25 ottobre del 2017.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, fa presente che con il break estivo, per quel che riguarda il contenzioso tributario, sono sospesi, tra gli altri, anche i termini per la costituzione in giudizio del ricorrente, per la costituzione in giudizio della parte resistente, per l’impugnazione delle sentenze e per il deposito di documenti, di memorie e di brevi repliche.

Lo stesso dicasi pure per i termini operanti nell’ambito del reclamo/mediazione, che per il break estivo sono sospesi, mentre la tregua estiva non è prevista per le seguenti notifiche: notifica degli avvisi di accertamento, degli avvisi di liquidazione e delle cartelle di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, e per le fasi cautelari del processo sempre in accordo con quanto si legge su FiscoOggi.it.