Tassa sulla spesa in arrivo, prezzo da pagare per la sostenibilità ambientale

Economia Italia, Confesercenti segnala frenata allarmante dei consumi
Economia Italia, Confesercenti segnala frenata allarmante dei consumi

In nome della sostenibilità ambientale, presto in Italia fare la spesa costerà di più in quanto i sacchetti per la frutta e per la verdura, e non solo, saranno a pagamento. In pratica, a partire dalla data dell’1 gennaio del 2018, nel nostro Paese entrerà in vigore una nuova tassa, quella sulla spesa in accordo con la nuova normativa sulle borse di plastica che è presente nel cosiddetto Decreto Mezzogiorno.

In pratica, secondo quanto è stato riportato dalla Federconsumatori, dal prossimo mese di gennaio in reparti di prodotti e generi alimentari come quelli relativi all’ortofrutta, alla gastronomia, alla macelleria, alla pescheria ed alla panetteria, dovranno essere utilizzati nuovi bio-sacchetti la cui distribuzione dovrà essere solo ed esclusivamente a pagamento.

Il costo sarà a carico degli acquirenti, ma ancora non si sa quanto si dovrà pagare per un singolo sacchetto sebbene secondo l’Associazione dei Consumatori si stima che questo dovrebbe costare da un minimo di 2 ad un massimo di 5 centesimi di euro. Sulla fattura di acquisto della merce, o sullo scontrino fiscale, la voce relativa al costo dei sacchetti bio, che avranno un contenuto minimo di materia prima rinnovabile del 40%, dovrà essere distinta.

Il Presidente della Federconsumatori, Emilio Viafora, è favorevole alla misura finalizzata al rafforzamento della sostenibilità ambientale, ma nello stesso tempo l’Associazione nutre grossi dubbi sul fatto che i costi dei sacchetti vengano scaricati sulla spesa giornaliera delle famiglie. Inoltre, ci sarà una forte crescita della quantità di materiale biodegradabile e compostabile verso impianti e di sistemi di trattamento e smaltimento che andrebbero adeguati per il corretto funzionamento dell’intera filiera.