Stipendio in Bitcoin, GMO Internet pagherà i dipendenti in valuta virtuale

Trading criptovalute: Bitcoin, prezzi in discesa dopo rally-flash
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Una società giapponese, la GMO Internet, ha deciso di testare l’uso del Bitcoin direttamente attraverso il pagamento dello stipendio in valuta virtuale ai propri dipendenti. Sebbene non sarà per i dipendenti del gruppo GMO Internet una scelta obbligatoria, i lavoratori della società, operante nei settori delle infrastrutture digitali e dell’advertising online, potranno optare per il pagamento in Bitcoin dello stipendio mensile che aggira all’incirca sui 750 euro in accordo con quanto è stato riportato dal Guardian e come è stato quotato su https://www.coinobservers.com/it .

Pagamento stipendi in valuta locale oppure in oro digitale

Saranno all’incirca 4 mila i lavoratori della GMO Internet a scegliere se continuare a percepire lo stipendio in valuta locale, oppure accettare la remunerazione in Bitcoin, ovverosia nella moneta virtuale digitalizzata che è nota anche come oro digitale.

Nello stesso tempo la società giapponese, anche in ragione dei settori in cui opera, avrà la possibilità di sperimentare l’applicazione del Bitcoin nella vita quotidiana.

Trading Bitcoin, GMO Internet pronta ad immettere valuta nella vita quotidiana

In accordo con quanto è stato riportato dal sito Internet di ‘SkyTg24’, GMO Internet è pronta ad immettere valuta virtuale nella vita quotidiana dopo che nelle scorse settimane una propria divisione ha avviato il trading, lo scambio ed anche il mining di Bitcoin per un controvalore pari a ben 3 milioni di dollari. Di conseguenza, l’idea di pagare gli stipendi in criptovaluta rappresenta la chiusura del cerchio ed anche la transizione dal mondo virtuale all’economia reale.

Per incentivare i pagamenti degli stipendi in Bitcoin, inoltre, la GMO Internet riconoscerà ai lavoratori un bonus pari al 10% della somma che è stata saldata in criptovaluta. I lavoratori, infatti, potranno anche optare per una remunerazione in doppia valuta, una parte in valuta locale, ovverosia in yen, e la parte restante in Bitcoin.