Soldi in fumo, le soluzioni per ridare dignità ai risparmiatori

Soldi in fumo, le soluzioni per ridare dignità ai risparmiatori
Soldi in fumo, le soluzioni per ridare dignità ai risparmiatori

Come uscire dalla spirale della sfiducia quando i risparmi dei cittadini vanno in fumo? Per questa domanda tante risposte e tante possibili soluzioni sono state date in Senato in concomitanza con la 92° Giornata del Risparmio. E questo in accordo con quanto è stato riportato dalla Confconsumatori attraverso il proprio sito Internet.

Non a caso i dirigenti di Confconsumatori, a conclusione del convegno, hanno presentato un documento con tutta una serie di proposte a partire dalla necessità, a tutela dei risparmiatori, che le Autorità di controllo siano rispetto al passato non solo più tempestive, ma anche più rigorose prima nell’accertare e poi nell’intervenire in presenza di gestioni anomale da parte degli istituti di credito.

Inoltre, la Confconsumatori ritiene importante che, al pari della Procura nazionale Antimafia, nel nostro Paese venga istituita pure Procura una speciale per i reati finanziari, mentre per quel che riguarda gli strumenti di aiuto ai debitori in difficoltà, sulla sospensione dei crediti dovrebbe essere dato un tempo pari a tre anni. In pratica per 36 mesi l’impresa, il privato o la famiglia grazie al congelamento della quota capitale delle rate da pagare avrà la possibilità di disporre nel tempo di maggiore liquidità al fine di evitare fallimenti, pignoramenti ed altre azioni esecutive.

L’Associazione chiede inoltre che, così come è già avvenuto in passato, venga messa in atto la distinzione tra gli istituti di credito, ovverosia la separazione tra le banche d’affari e di investimenti, e quelle che invece operano sul mercato in qualità di banche commerciali a sostegno delle famiglie e delle imprese. In questo modo si potrebbe proteggere meglio l’economia reale dall’impatto legato ad eventi negativi che sono prettamente di natura finanziaria. Per la Confconsumatori, specie dopo l’entrata in vigore del cosiddetto bail-in, il salvataggio interno, è giusto che i risparmiatori non debbano pagare quelle che sono le ‘avventure finanziarie della banca’.