Riscossione tassa rifiuti, multa Antitrust alla ATO ME 1 SpA per pratiche scorrette

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Nella riscossione della Tariffa Igiene Ambientale (TIA) la società ATO ME 1 S.p.A., per gli anni 2008-2012, ha adottato pratiche commerciali scorrette violando i diritti dei consumatori, e per questo è stata inflitta una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 50 mila euro. A sanzionare la società ATO ME 1 S.p.A. è stata l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust) a conclusione di un procedimento riguardante le pratiche di riscossione della TIA in 33 Comuni del Messinese.

In base a quanto rilevato dall’Autorità, ai fini della riscossione dei crediti, la ATO ME 1 S.p.A. ha utilizzato lo strumento coercitivo dell’ingiunzione fiscale in un modo ritenuto ‘non conforme alla diligenza professionale’. E questo perché la società nella riscossione non si sarebbe dotata di procedure e di strumenti tali da monitorare i pagamenti ricevuti. Con la conseguenza che sono state emesse ingiunzioni fiscali di pagamento, relative a crediti non dovuti, che non sono state sospese nemmeno nel momento in cui, esibendo la documentazione, i cittadini si sono avvalsi dell’istanza in autotutela.

Tra le condotte aggressive adottate dalla società a carico degli utenti dei Comuni del Messinese, l’Antitrust ha anche rilevato che la ATO ME 1 S.p.A. ‘ha opposto numerosi ostacoli ai consumatori che si erano rivolti al giudice per l’accertamento del proprio debito’. Tale condotta, inoltre, avrebbe portato finanche a contestare ‘la competenza del giudice da essa stessa indicato nelle comunicazioni agli utenti’. Di conseguenza, il procedimento a carico della ATO ME 1 S.p.A., il cui provvedimento è visionabile e scaricabile in formato pdf dal sito Internet AGCM.it, si è così concluso con una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 50 mila euro.