Prezzi biglietti aerei, si spende meno se si conosce il mercato

Fusione Alitalia-FS, rischio riduzione concorrenza secondo il Codacons
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Per i biglietti aerei i turisti possono spendere meno se conoscono meglio il mercato, ovverosia se vengono a conoscenza di come le società del trasporto aereo fissano in linea di massima le tariffe. A metterlo in evidenza è l’Aduc visto che sempre più spesso, dopo aver prenotato un volo, i prezzo del biglietto può arrivare a raddoppiare in caso di cambio dell’ora di partenza, della data e/o della durata. E per questi aumenti eccessivi delle tariffe quasi sempre il consumatore non comprende a pieno il perché.

Al riguardo l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori mette in evidenza come i maggiori costi applicati su un volo aereo, per il quale è stata cambiata la data o l’ora di partenza, siano legati al ‘pricing’, ovverosia alla scelta da parte del consumatore di passare da una griglia tariffaria, fissata a monte dalla compagnia aerea, ad un’altra. In questo caso, se c’è posto, la compagnia accetta che il cliente faccia modifiche rispetto alla prenotazione iniziale, ma la sua indecisione genera incertezza che per una società del trasporto aereo comporta l’applicazione di una maggiorazione di costo.

In base alle statistiche dei voli passati, ed in funzione della legge della domanda e dell’offerta, le tariffe dei biglietti aerei vengono fissate dalle compagnie proprio in funzione delle richieste stimate. Ragion per cui, ad esempio, se in un certo periodo dell’anno in tanti vogliono prendere un volo per New York, allora il costo del biglietto tenderà a lievitare in quanto per la compagnia aerea in tal caso sarà più facile riempire il volo senza dover praticare delle politiche promozionali aggressive.