Mutui, leasing e finanziamenti PMI: rate sospese con iniziativa Imprese in ripresa

Finanziamenti Invitalia per il Sud, fino a 200 mila euro per i nuovi imprenditori
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L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha fornito un aggiornamento sull’iniziativa Imprese in ripresa che permette alle Pmi di chiedere e di ottenere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui, dei leasing e dei finanziamenti, oppure di chiedere ed ottenere l’allungamento del piano di ammortamento sul debito residuo. Nel dettaglio, alla data del 31 gennaio del 2017, le domande di sospensione del pagamento delle rate che sono state accolte si sono attestate a quota 15.196 per un controvalore complessivo del debito residuo che è pari a ben 4,4 miliardi di euro.

Mutui, leasing e finanziamenti PMI: 4.578 domande per allungamento piano rimborso

La sospensione dei pagamenti ha permesso alle Pmi di avere a disposizione maggiore liquidità per un controvalore pari a 581 milioni di euro. Ed ancora, altre 4.578 domande che sono state accolte, da parte di Pmi in difficoltà, riguardano l’allungamento del piano di rimborso per un controvalore del debito residuo che al 31 gennaio del 2017 è stato pari a 975 milioni di euro.

Sospensione rate mutui, leasing e finanziamenti su base territoriale

Su base territoriale, alla data del 31 gennaio del 2017 le domande delle Pmi, per una percentuale del 64,8%, sono giunte da parte di imprese con residenza nel Nord Italia rispetto al 20% di domande da parte di Pmi del Centro Italia, ed il restante 15,2% al Sud Italia.

Sospensione rate mutui, leasing e finanziamenti per settore economico

Per settore economico, stando sempre agli ultimi dati che sono stati forniti dall’ABI – Associazione Bancaria Italiana, il 21,4% delle domande riguarda Pmi del settore commercio ed alberghiero, 13,8% da imprese del settore industria, il 16,8% da Pmi operanti nell’edilizia e nelle opere pubbliche. Ed ancora il 12,2% delle domande da Pmi dell’artigianato, 9,3% da parte di piccole e medie imprese del comparto agricolo, ed il restante 26,5% di Pmi appartenenti ad ‘altri servizi’.