Buone notizie dall’Istat, che evidenzia, nel terzo trimestre del 2016, un calo della pressione fiscale, negli anni passati in costante aumento, che grazie ad una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto al medesimo periodo del 2015 è passata al 40,8%. Si tratta di un valore comunque molto elevato per la pressione fiscale, seppur di buon auspicio per il futuro anche perchè l’Istat ha rilevato anche un aumento, nel terzo trimestre 2016, del potere di acquisto delle famiglie, pari allo 0,1% sul precedente trimestre e dell’1,8% su base annua.
News Istat 2017: Analizzando i dati in termini tendenziali l’aumento del reddito disponibile delle famiglie è dell’1,9%; aumenta dello 0,2% il reddito disponibile rispetto al precedente trimestre e crescono dello 0,3% i consumi. Nota negativa invece per quanto riguarda il rapporto tra il deficit e il Pil: nel terzo trimestre Istat rileva che è peggiorato di 0,1 punti percentuali attestandosi al 2,1%, in confronto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Contestualizzando ai primi tre trimestri, si registra un indebitamento netto pari al 2,3% del Pil, rispetto al 2,6% dell’anno precedente.
E’ pari al 9,3% la propensione al risparmio delle famiglie, in calo dello 0,1% a causa della crescita dei consumi finali, risultata di poco superiore a quella del reddito disponibile delle famiglie. Infine nessuna variazione per la quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,7%; cresce dello 0,3% il tasso di investimento e del 2,2% gli investimenti fissi lordi in termini congiunturali, mentre in termini tendenziali sono cresciuti del 3,8%.
