Economia italiana, produzione industriale: i dati Istat a novembre 2017

Istat: produzione industriale dicembre 2018, crollo su base annua
Istat: produzione industriale dicembre 2018, crollo su base annua

In Italia la produzione industriale cresce su base annua mentre è al palo in termini congiunturali. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia che è stata scattata dall’Istituto Nazionale di Statistica al 30 novembre del 2017.

Indice destagionalizzato produzione industriale, crescita tendenziale a +2,2%

Nel dettaglio. anno su anno a novembre 2017 l’indice destagionalizzato della produzione industriale, corretto per gli effetti di calendario, registra in termini tendenziali un aumento del 2,2%, mentre la variazione è nulla rispetto al precedente mese di ottobre.

Inoltre, considerando il trimestre scorrevole settembre-novembre 2017, rispetto ai tre mesi precedenti, l’indicatore rilevato dall’Istat registra una diminuzione dello 0,2%.

La Federconsumatori sul Governo che verrà, priorità a lavoro e crescita

Nel commentare i dati Istat sulla produzione industriale, rimasta ferma a novembre rispetto al mese precedente, la Federconsumatori, in vista del governo italiano che nascerà, si spera, dopo le elezioni politiche del 4 marzo del 2018, auspica che il nuovo esecutivo metta al centro delle proprie priorità il lavoro e la crescita dell’economia.

L’Associazione dei Consumatori fa infatti presente che, nonostante i segnali di ripresa del ciclo, l’economia italiana risulta ancora permeata non solo da una profonda fragilità, ma anche da una crescita allarmante delle diseguaglianze nel nostro Paese. Non a caso da questo punto di vista gli ultimi dati sulla povertà forniti dall’Istat sono tutt’altro che incoraggianti.

Di conseguenza la Federconsumatori auspica che vengano messe in atto misure per la stabilizzazione del lavoro e per la creazione di nuove opportunità occupazionali al fine di dare ossigeno a tante famiglie che spesso si trovano costrette, anche con un solo reddito, a dover sostenere economicamente i figli o i nipoti disoccupati.