Crac finanziari 2016 da crisi bancarie, quasi 220 mila i piccoli risparmiatori coinvolti

Crac finanziari 2016 da crisi bancarie, quasi 220 mila i piccoli risparmiatori coinvolti
Crac finanziari 2016 da crisi bancarie, quasi 220 mila i piccoli risparmiatori coinvolti

Negli ultimi dodici mesi in Italia quasi 220 mila piccoli risparmiatori sono rimasti coinvolti nei crac finanziari legati alle crisi bancarie, con la conseguenza che sono stati bruciati risparmi per ben 15,6 miliardi di euro. Inoltre, le perdite in Italia salgono a quasi 44 miliardi di euro, sempre sulle spalle dei piccoli risparmiatori, se si considerano i risparmi che sono andati in fumo negli ultimi 15 anni.

Questo è quanto ha messo in evidenza, tra l’altro, il Codacons nel fornire un report dettagliato sui crac finanziari a partire dalla Bipop-Carire nel 2001 e passando per i Bond Argentina, per i crac di Cirio e Parmalat e fino ad arrivare a quelli degli ultimi mesi, dalla Banca Popolare di Vicenza a Veneto Banca e passando per i quattro istituti di credito salvati grazie ad un decreto del Governo italiano, ovverosia Carife, Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria.

Negli ultimi 15 anni i risparmiatori residenti in Italia, e coinvolti nei vari crac finanziari, sono stati oltre 1,2 milioni. E questo perché dal 2001 ad oggi, oltre ai crac sopra citati, ci sono stati anche quelli di Lehman Brothers, Finmatica, Finmek, Giacomelli e, tra gli altri, anche Cerruti Finance- Fin.Part- Olcese, La Veggia Finance e My Way – For You. Nell’arco di 15 anni sono andati in fumo, tra azioni, obbligazioni e titoli vari, quasi quasi 44 miliardi di euro investiti per una media pari a ben 35.154 euro a risparmiatore.

Le crisi bancarie, tra l’altro, in Italia non sono finite visto che nei giorni scorsi è scattato da parte dello Stato italiano il salvataggio del Gruppo MPS, Monte dei Paschi di Siena. E questo dopo che il Governo italiano ha varato il cosiddetto Decreto salva risparmio con una dotazione finanziaria complessiva di 20 miliardi di euro per il salvtaggio di MPS ma anche per venire eventualmente in soccorso di altri Istituti di credito in difficoltà.