Borse asiatiche in calo dopo i dati deludenti della trimestrale americana

Borse asiatiche

Ecco come hanno chiuso la settimana le borse asiatiche dopo i dati deludenti di Wall Street e il crollo di Macy.

Le borse asiatiche hanno segnato il passo, facendo registrare un calo dello 0,47% (indice Nikkei ore 7,30 italiane) nonostante il dollaro si sia rafforzato sullo yen (cambio 113,75). Va molto meglio a Shangai dove l’indice dei titoli guadagna lo 0,63%. Non convince per nulla la trimestrale americana mentre pesa ancora la debolezza delle borse europee.

In lieve rialzo l’oro che si attesta a 1.226,4 dollari l’oncia con un +0,18% mentre il petrolio rimane sostanzialmente immutato, fermo ancora sotto i 50 dollari (47,90 il Wti). Pesano, nelle quotazioni dell’oro nero, anche le parole espresse ieri dai vertici dell‘Opec che hanno annunciato un calo della produzione ad aprile, mentre il cambio euro/dollaro rimane sostanzialmente stabile.

Pesano, e non poco, i dubbi degli investitori asiatici (ma anche americani) dopo i dati di ieri a Wall Strett. Le azioni di Macy hanno subito un brusco calo del 17%, un dato fortemente condizionato dai dati sui ricavi assai deludenti per il primo trimestre del 2017. La crescita del mercato interno made in Usa, sembra essere in forte dubbio e questo suggerisce cautela agli investitori.

Gli analisti stanno concentrando maggiormente l’attenzione sui mercati indiani, coreani e giapponesi dopo le performance record delle ultime settimane. Solo Shangai segna il passo, tra i mercati asiatici, chiudendo in calo la settimana per la quinta volta consecutiva. Un dato che, secondo gli analisti, sarebbe stato condizionato dal giro di vite imposto con le nuove regole sugli investimenti.

Non va neanche trascurato anche il rafforzamento dello Yen sul Dollaro che sta zavorrando i titoli legati all’export. Un dato che potrebbe condizionare il mercato giapponese e trascinare verso il basso le borse asiatiche nelle prossime settimane.