Per quel che riguarda le aperture di nuove partite Iva alle persone fisiche, il 62,3% è stato assegnato agli uomini. A fornire questo dato è stata l’Agenzia delle Entrate in accordo con i dati aggiornati dell’Osservatorio sulle partite Iva relativo al mese di novembre del 2016 da cui è emerso, sempre per quel che riguarda le persone fisiche, che il 34,1% delle partite Iva è stato assegnato a persone tra i 36 e i 50 anni, ed il 46,3% a giovani fino a 35 anni.
In base alla suddivisione per età, nel confronto con l’anno precedente, è stata rilevata dall’Osservatorio sulle partite Iva un calo delle aperture pari all’incirca al 20% da parte dei giovani. Ed in generale nel 19,2% dei casi i nuovi contribuenti Iva sono nati all’estero. Il 27% del totale di nuove partite Iva aperte, inoltre, sono riferibili a quelle che hanno aderito al cosiddetto regime forfetario a fronte di una contrazione, nel mese di novembre del 2016, che è pari al 24,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
A livello geografico, nella distribuzione delle nuove aperture di partite Iva anche nel mese di novembre del 2016 svetta il Nord Italia con una quota di nuove aperture pari al 50% del totale con a seguire il Sud e le Isole con il 36,3%, ed il 22,6% nel Centro Italia. Sulle singole regioni, inoltre, dai dati dell’Osservatorio emerge una dinamica positiva di nuove aperture di partite Iva in Sardegna ed in Calabria grazie in prevalenza al settore agricolo.
Per quel che riguarda invece la suddivisione delle partite Iva in base alla natura giuridica, quelle delle persone fisiche svettano con il 65% di nuove aperture, sul totale, nel mese di novembre del 2016. Seguono molto staccate in percentuale le nuove aperture di partite Iva da parte delle società di capitali con una percentuale del 27,8%, e poi il 5,7% per quel che riguarda le nuove partite Iva aperte da società di persone.
