Sanzioni Russia costano 3 miliardi di euro alle esportazioni Made in Italy

Sanzioni Russia costano 3 miliardi di euro alle esportazioni Made in Italy
Sanzioni Russia costano 3 miliardi di euro alle esportazioni Made in Italy

L’anno scorso le esportazioni made in Italy verso la Russia, in controvalore, si sono attestate vicino alla soglia di 8 miliardi di euro, ovverosia 3 miliardi di euro circa in meno rispetto al 2013, anno precedente a quello che ha portato all’introduzione delle sanzioni a carico del Paese guidato da Vladimir Putin.

Presto un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin?

A metterlo in evidenza è stata la Coldiretti in una fase che, dopo la guerra in Ucraina, potrebbe essere decisiva per l’eventuale rimozione delle sanzioni alla Russia da parte della comunità internazionale. E questo perché tra Russia e Stati Uniti da questo punto di vista sembra che ci sia una ripresa del dialogo in vista di un possibile incontro/summit tra Donald Trump e Vladimir Putin.

In merito l’Organizzazione degli agricoltori ricorda che a carico della Russia è ancora vigente un decreto che, più volte rinnovato, risale al 7 agosto del 2014 e vieta sostanzialmente non solo all’Ue, ma anche a Canada, Usa, Australia e Norvegia di fare affari con il Paese di Putin. Ad esempio c’è l’embargo totale alle esportazioni di una lunga lista di prodotti agroalimentari che parte dalla frutta e dalla verdura, e che arriva fino alla carne, ai salumi, al pesce ed ai formaggi.

Sanzioni Russia, esportazioni complicate pure per i prodotti non inseriti nel blocco

La Coldiretti, inoltre, sottolinea come i danni per l’economia italiana non riguardino solo i prodotti inseriti nella lista nera, e che quindi non possono essere esportati in Russia, ma anche il made in Italy non soggetto a blocco. E questo perché l’embargo ha provocato tensioni commerciali che rendono più difficile rispetto al passato anche le esportazioni di beni di consumo durevoli come le automobili, l’arredamento, l’abbigliamento e le calzature.