Prestiti personali in aumento: i dati della mappa del credito

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Sono sempre di più gli italiani che hanno scelto di richiedere un prestito per far fronte alle spese con cui possono ritrovarsi ad avere a che fare nella quotidianità oppure per acquisti imprevisti. I nostri connazionali che optano per questa strada sono quattro su dieci, come rivelano le ultime indagini del settore. Tuttavia gli studi rivelano anche che l’importo medio richiesto può essere considerato in calo. Ma da che cosa sono dettati questo desiderio e questa tendenza di andare avanti sulla via del ricorso ad un finanziamento? Vediamo di scoprirlo più esattamente, esaminando anche nel dettaglio i dati che provengono direttamente dalla mappa del credito realizzata da Crif.

I dati della mappa del credito

Come ci ricorda Prestitimag.it, uno dei principali portali sul rinnovo della cessione del quinto, quest’anno è salito il numero di richieste di prestiti con cessione del quinto. Per quanto riguarda i prestiti in generale, risulta che, come abbiamo specificato già precedentemente, quattro nostri connazionali su dieci hanno fatto ricorso ad un finanziamento.

Per essere più precisi la percentuale corrisponde al 39,4% della popolazione. Un dato che fa riflettere, visto che si ha una crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati della mappa del credito sottolineano anche che in media ogni mese vengono rimborsate rate per un importo che corrisponde a 344 euro. Ma quali sono le tipologie di prestiti che più richiedono gli italiani?

I prestiti finalizzati sono i prestiti più richiesti

C’è una tipologia di prestiti che va per la maggiore. Si tratta dei prestiti finalizzati. A differenza di quelli personali, il cui importo può essere speso come si vuole, senza dare particolari motivazioni, i prestiti finalizzati sono quelli che sono strettamente collegati al sostentamento dei consumi.

Le famiglie italiane sembrano prediligerli, soprattutto quando si tratta di portare avanti i consumi o di fare degli investimenti sulla casa. Si tratta di finanziamenti che vengono richiesti per esempio per l’acquisto di auto o di moto oppure per acquistare prodotti elettronici, mobili, viaggi ed elettrodomestici.

I prestiti finalizzati di questo genere rappresentano il 45,5% di tutti i finanziamenti emersi dalla mappa del credito.

Anche i prestiti personali comunque continuano ad occupare un posto di primo piano, visto che corrispondono al 32,8%. Il 21,7% del totale è costituito dai mutui che vengono richiesti per l’acquisto della casa.

Quali regioni richiedono più prestiti

I maggiori finanziamenti, sempre secondo i dati, sono collocati soprattutto al Centro Nord. In pole position abbiamo la Toscana, con il 44,2% del totale. Al secondo posto la Sardegna, con il 43,2%, e al terzo posto il Friuli, con il 42,9%.

Il resto della classifica è occupato immediatamente dopo dal Lazio e dalla Valle d’Aosta, rispettivamente con il 42,3% e il 41,8% della popolazione che ha fatto ricorso ad un finanziamento.

Alla parte estrema è posizionato il Trentino. Qui soltanto il 20,2% della popolazione ha scelto la strada del prestito. Seguono la Basilicata, con il 32,1%, e il Molise, con il 33,8%.

Stessa tendenza al Nord per quanto riguarda la media del pagamento delle rate. Al Nord le regioni che pagano di più: Trentino con 430 euro, Veneto con 390 euro, Lombardia con 387 euro, Emilia Romagna con 370 euro e Toscana con 364 euro.

I tassi di interesse

Per quanto riguarda i prestiti, dalle ultime indagini risulta che i tassi di interesse si aggirano intorno al 5-6%. Naturalmente tutto può cambiare, perché dipende dall’obiettivo per cui il prestito viene richiesto, dalla durata e dall’importo.

Non ci sono stati cali per quanto riguarda gli interessi. In ogni caso sembra che il mercato sia permeato da un certo ottimismo, visto che le richieste di nuovi prestiti sono aumentate. È come se i consumatori avessero più fiducia e quindi è come se fossero più predisposti a portare avanti dei progetti economici.

Vari sono i fattori, secondo gli esperti, che contribuiscono a tutto ciò: la sensazione che il denaro costi poco e il cambio di Governo con i relativi risvolti in campo economico. Il tutto si traduce in un clima di fiducia, anche se i consumatori comunque diventano attenti a considerare tutte le offerte a loro disposizione, prima di scegliere quella definitiva.

I consumatori e coloro che sono pronti a chiedere i prestiti sono sempre più disponibili a confrontare almeno alcune delle opzioni a loro disposizione.