Con il ritorno a scuola dei ragazzi i genitori, al fine di coniugare lo studio allo sport, proprio in questo periodo vanno alla ricerca delle possibili attività che possono frequentare, dal nuoto alla danza classica e passando per il basket ed il calcio.
Ebbene, dal punto di vista dei costi, dal corrispettivo dovuto per i corsi, e passando per la quota di iscrizione e per le attrezzature, per le famiglie spesso le spesa complessiva è molto alta ed in molti casi insostenibile. Non a caso, in accordo con un’indagine che è stata condotta dall’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, innanzitutto, per la sola quota di iscrizione, in base allo sport da praticare ed alla struttura scelta, ci vogliono di norma da un minimo di 30 ad un massimo di 80 euro.
Per la partecipazione ai corsi, invece, un corso di nuoto costa in media la bellezza di 720 euro l’anno, ai quali vanno aggiunti, sempre in media, 55 euro per l’iscrizione e 115 euro per l’attrezzatura. Il che significa che mediamente le famiglie, che scelgono il nuoto come attività sportiva per i figli, devono scucire quasi 900 euro l’anno.
In base alle rilevazioni sui prezzi dell’Associazione dei Consumatori, si spende addirittura ancor di più del nuoto quando i genitori mandano i figli a danza classica. In tal caso, infatti, il corso costa in media 690 euro ai quali aggiungere 55 euro di quota di iscrizione, 110 euro per il saggio di fine anno e 140 euro per l’attrezzatura e per un totale pari a ben 995 euro l’anno. Più contenuti sono i costi, invece, per i ragazzi e le ragazze che praticano il basket visto che annualmente si pagano in media 508 euro, dei quali 55 euro per l’iscrizione, 83 euro per l’attrezzatura e 420 euro per il corso.
