Trading Bitcoin: JP Morgan prima condanna le criptovalute, e poi le compra!

Nei giorni scorsi hanno fatto scalpore le dichiarazioni dell’amministratore delegato di JP Morgan Jamie Dimon sulle criptovalute . Il Ceo del colosso bancario americano aveva infatti parlato del Bitcoin come di una vera e propria truffa prevedendo che sulle monete virtuali prima o poi tutto finirà con lo scoppio della bolla speculativa. Con la conseguenza che tra gli investitori in monete virtuali come il Bitcoin ed Ethereum si assisterà inevitabilmente, a suo dire, ad un bagno di sangue. Ma non è che JP Morgan predica bene e razzola male?

La domanda è d’obbligo in quanto nei giorni scorsi, anche se non direttamente, in quanto non è possibile trattandosi di uno strumento finanziario decentralizzato e privo di garanzie, JP Morgan ha investito in titoli collegati proprio al Bitcoin in accordo con quanto è stato riportato dal sito del Quotidiano economico e finanziario ‘Il Sole 24 Ore’.

In pratica da un lato l’Ad Dimon ha sostanzialmente demonizzato e condannato le criptovalute, affermando tra l’altro che sarebbe pronto a licenziare tutti i trader della sua Banca che dovessero aprire per conto dell’Istituto posizioni in Bitcoin e simili, ma dall’altro la JP Morgan, e non solo, è stata pizzicata tra i principali acquirenti per conto dei propri clienti.

A quanto pare, nel momento in cui i Bitcoin da 5000 dollari ed oltre di quotazione sono crollati sotto i $ 3.000, prima di stabilizzarsi poi in area $ 3.600, il colosso a stelle e strisce quotato in Borsa a Wall Street, insieme peraltro alla Morgan Stanley, avrebbe fatto incetta di un Exchange traded note che è quotato alla Borsa di Stoccolma, che è negoziato in corone svedesi, e che ha come sottostante proprio il cross bitcoin-dollaro.

Complessivamente sono stati rilevati acquisti nei certificati Etn collegati al Bitcoin per ben 3 milioni di euro da parte di Morgan Stanley e JP Morgan Securities. L’investimento in se è regolare trattandosi di strumenti finanziari quotati, ma di certo lo shopping di JP Morgan, ed il timing scelto, ha alimentato non pochi commenti ironici visto che, quasi nello stesso momento, l’Ad del colosso bancario aveva messo letteralmente al bando le criptovalute bollate, non a caso, come ‘una bolla finanziaria peggiore di quella dei tulipani’.

Non è la prima volta che i Ceo delle banche quotate a Wall Street affermano che quello delle criptovalute è un mercato destinato a disintegrarsi, ma stavolta le parole dell’Ad di JP Morgan hanno lasciato il segno sulle quotazioni del Bitcoin, con un crollo fino al 40% dai massimi storici, anche perché nel frattempo dalla Cina erano arrivate brutte notizie riguardanti la messa al bando delle Initial coin offering (Ico) da parte della Banca centrale della Repubblica Popolare.

In Cina le decisioni della Banca centrale stanno già lasciando il segno visto che, secondo quanto è stato riportato dal sito del Quotidiano ‘Il Mattino’, dal prossimo 30 settembre del 2017 la BtcChina, che nel Paese è una delle maggiori piattaforme di scambio per i Bitcoin, chiuderà tutte le transazioni.

Fonte articolo : https://www.criptovalute24.com/