In Italia, grazie anche alle nuove tecnologie, una famiglia su cinque prepara in casa la pasta semplice oppure quella ripiena. A metterlo in evidenza è stata la Coldiretti in concomitanza con il World Pasta Day 2017 che si celebra in tutto il mondo proprio nella giornata di oggi, mercoledì 25 ottobre. La tendenza, per quel che riguarda la preparazione della pasta in casa, secondo l’organizzazione degli agricoltori rappresenta un ritorno al passato che, tra l’altro, in questi ultimi anni è stato alimentato dai corsi di cucina e dal boom di ascolti rilevato per le trasmissioni televisive a tema.
Storicamente, sempre secondo l’analisi della Coldiretti, si è passati dalla pasta fatta in casa a quella acquistata nei negozi di alimentari con l’affluenza nelle grandi città di cittadini provenienti dai piccoli comuni e dalle campagne. Il cambio delle abitudini culinarie, infatti, veniva visto come la conquista di un nuovo benessere, ma ora si sta percorrendo la strada in senso opposto, dal prodotto industriale alla pasta fatta in casa, in quanto si sta riscoprendo la genuinità come valore.
Nel preparare la pasta in casa, inoltre, gli italiani puntano sulla qualità, e per questo quando possibile si utilizzano gli antichi grani storici italiani o comunque quelli che garantiscono l’origine 100% made in Italy della materia prima. In merito la Coldiretti, non a caso, ricorda come l’Italia sia il maggior consumatore mondiale di pasta con ben 23,5 chili annui pro-capite consumati a tavola. Così come il nostro Paese è anche primatista nella produzione industriale, davanti agli Stati Uniti, alla Turchia ed al Brasile, con 3,2 milioni di tonnellate annue.
