Tassa rifiuti, Confesercenti: ‘Tari è una babele senza controllo’

Tari colpisce in Italia le famiglie più povere, parola di Bankitalia
Tari colpisce in Italia le famiglie più povere, parola di Bankitalia

La Tari, ovverosia la tariffa rifiuti, è una babele senza controllo. Ad affermarlo è Valter Giammaria, responsabile Area Ambiente della Confesercenti, nel giorno in cui è stato organizzato l’Energy e Tari Day. Oggi mercoledì 25 ottobre del 2017, infatti, la Confesercenti insieme alla Federconsumatori e ISSCON ha organizzato una giornata con la quale si chiede che per la Tari venga messa a punto un’applicazione corretta, e nello stesso tempo si punta a diffondere le migliori pratiche affinché per l’energia l’uso sia sempre più consapevole e sempre più responsabile.

Stando ai dati che sono stati forniti dall’Associazione degli esercenti, in Italia i bar ed i ristoranti per la Tari, nel 2016, hanno pagato in media ben 1.646 euro con un incremento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. A livello territoriale il conto per i bar ed i ristoranti è più salato nel Centro Italia, ma c’è un’ampia variabilità per la tariffa rifiuti se si considera che si passa dai 4.802 euro pagati dagli esercenti a Venezia, ai soli 607 euro medi annui di Novara.

La Confesercenti, inoltre, sottolinea come la mancanza di chiarezza vada ad interessare nel nostro Paese pure il mercato della luce e del gas a partire dalla scelta del gestore che spesso rappresenta un vero e proprio salto nel buio. E questo perché, tra l’altro, sul mercato libero dell’energia continua a regnare la confusione un po’ su tutto a partire dalle tariffe e passando per le difficoltà a identificare quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi, per i privati e per le piccole e medie imprese, nello scegliere un’offerta luce e/o gas rispetto ad un’altra.