Trading on-line: scelta da attuare consapevolmente

Trading on-line

Una vera e propria rivoluzione ha investito l’intera umanità con l’avvento del nuovo millennio: Internet. Se la connessione, originariamente, era riservata a pochi eletti, dal 2000 in avanti tutti i cittadini, poco alla volta, hanno avuto modo di accedere alla rete, diventata ormai imprescindibile per qualunque individuo.

Dapprima utilizzata per scopi puramente ludici, come chat, giochi o cultura personale, Internet ha finito per cambiare totalmente le abitudini dei cittadini in qualsiasi campo, un vero e proprio sconvolgimento che non conosce tregua. E che porta più benefici che problemi agli utenti di tutto il mondo.

Dalle urla ai polpastrelli molesti: com’è cambiato il trading in borsa

I costi, infatti, grazie all’avvento della rete telematica si sono ridotti in svariati settori, dal mondo dell’entertainment fino allo shopping, quest’ultimo letteralmente esploso grazie all‘e-commerce: comprare on-line, grazie all’elusione di alcuni passaggi della cosiddetta “filiera commerciale” tradizionale, consente agli utenti un significativo risparmio rispetto ai classici punti vendita della piccola e grande distribuzione.

E ai tempi d’oggi, la parola “risparmio” è diventata un mantra imprescindibile per qualsiasi acquirente. Anche nel mondo della finanza, conseguentemente, le abitudini di addetti ai lavori e risparmiatori si sono letteralmente modificate grazie alle nuove tecnologie.

Basti pensare alle urla, ormai sopite, degli operatori della Borsa di Milano, letteralmente schiacciate dai polpastrelli molesti dei trader, che eseguono ordini di compravendita direttamente dal loro computer.

Un modus operandi, quest’ultimo, divenuto famigliare – in seguito – anche per i piccoli risparmiatori che, operando autonomamente tramite Internet, possono risparmiare significativamente in termini di commissioni bancarie. Uno stravolgimento significativo nelle abitudini degli investitori che, oltre al risparmio commissionale, evitano lunghi tempi d’attesa presso i consulenti bancari dislocati nelle varie filiali degli istituti di credito.

Trading on-line: non tutte le piattaforme sono uguali

Acquistare e vendere titoli in rete, ormai, è comunemente chiamato “trading” anche dai risparmiatori italiani, altra terminologia inglese entrata, di diritto, nel lessico comune del popolo tricolore. Con il passare degli anni, le opportunità per fare trading si sono amplificate grazie alla nascita di svariate piattaforme, che consentono a tutti i risparmiatori, anche per piccole cifre o grazie a qualche bonus di benvenuto, di cimentarsi nell’inebriante mondo della finanza. Non tutte le piattaforme, però, sono uguali.

Questa lista ripresa da brokerforex.it, ad esempio, indica le più sicure e affidabili, consentendo al risparmiatore di poter allocare le proprie risorse finanziare in tutta tranquillità senza imbattersi nel rischio di frodi, rispettando standard di sicurezza indispensabili al giorno d’oggi.

Operare sui mercati finanziari, però, richiede sempre un approccio consapevole da parte dell’investitore: prima di scegliere su quale piattaforma investire, è consigliabile consultare una delle tante guide agli investimenti presenti sulla rete, spesso utili a comprendere il grado di rischio dei titoli scelti e dei mercati nei quali decidiamo di operare. Una regola basilare, tuttavia, va sempre rispettata, indipendentemente dal grado di rischio tollerato da ogni singolo individuo: diversificare.

Concentrare tutte le nostre risorse finanziarie su un unico emittente, o addirittura un unico titolo, aumenta esponenzialmente il rischio, come tristemente testimonia quanto recentemente accaduto a due noti istituti veneti rilevati, poi, da una grande banca nazionale sistematica.