Tassi di interesse, costo del denaro aumenta negli USA

America chiusa per shutdown, Capodanno in solitudine per Trump
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Per la prima volta dal 2008, in America i tassi di interesse di riferimento tornano sopra il livello del 2%. E questo dopo che, nel pomeriggio americano di ieri, mercoledì 26 settembre del 2018, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli all’interno della banda di oscillazione del 2-2,25%.

Banca centrale USA, è la terza stretta monetaria da inizio anno

Si tratta della terza stretta monetaria dall’inizio del 2018, ma potrebbe non finire qui in quanto non è da escludere prima della fine dell’anno un aumento dei tassi di interesse di un altro quarto di punto, da parte della Banca centrale americana, in assenza di scossoni economici. La Fed, in particolare, nel prendere le decisioni sul costo del denaro guarda pure agli effetti della guerra dei dazi tra USA e Cina che potrebbero incidere sull’inflazione e sulla crescita dell’economia a stelle e strisce.

Nella conferenza stampa di Jerome Powell, presidente della Fed, a conclusione della classica due giorni del FOMC, il Federal Open Market Committee, ha lasciato intendere come la guerra dei dazi potrebbe incidere negativamente, nel lungo termine, sull’economia a stelle e strisce.

Jerome Powell, economia forte con salari in aumento e con bassi livelli di disoccupazione

Pur tuttavia, al momento il numero uno della Banca centrale, proprio per l’economia USA, ha parlato un ciclo di espansione forte, ed anche di salari in aumento e di bassi livelli di disoccupazione.

Gli investitori, intanto, hanno preso atto che, nel comunicato relativo all’aumento dei tassi, la Fed ha tolto per la politica monetaria la parola ‘accomodante’, ma al riguardo il Presidente della Fed ha spiegato che ciò non significa necessariamente che gli aumenti dei tassi di interesse saranno in futuro più ampi e più frequenti.