Tasse 2018-2020, allarme Unimpresa: stangata da 60 miliardi di euro nella manovra

Comuni e Regioni italiane, risorse disponibili in calo con le manovre di finanza pubblica
Comuni e Regioni italiane, risorse disponibili in calo con le manovre di finanza pubblica

Nella legge di Bilancio 2018 non è tutto oro quel che luccica. Questo almeno stando all’allarme sulle tasse che è stato lanciato da Unimpresa in quanto, tra Iva e varie trappole fiscali, la stangata sarà in tre anni pari a ben 60 miliardi di euro a carico dei contribuenti.

Stangata da 60 miliardi di euro nella Legge di Bilancio 2018, ecco perché

Nel dettaglio, stando ai calcoli che sono stati effettuati dal centro studi dell’associazione, la stangata risulta essere così suddivisa: oltre 30 miliardi dall’Iva per effetto dell’aumento della tassazione sui consumi, nel 2019-2020, fino al 25%, ed altri 29,6 miliardi di euro complessivi, nel triennio 2018-2020, di nuove tasse inserite nelle pieghe della manovra finanziaria.

Lo Stato italiano nei prossimi tre anni, attraverso la Legge di bilancio, porterà a casa 29,6 miliardi di euro che, precisa altresì Unimpresa, derivano da ben 27 voci inserite nella manovra che sono poco note o nascoste, e che peseranno sulle tasche di famiglie ed imprese.

Aumento Iva solo rinviato, ecco quali saranno le aliquote

L’aumento dell’Iva non è stato eliminato, ma spostato in avanti quando, salvo ulteriori posticipi, l’aliquota agevolata passerà dal 10% all’11,5%, e quella ordinaria balzerà di ben tre punti percentuali, dal 22% al 25% con il rischio reale di raffiche di rincari di beni e servizi, a partire da quelli di prima necessità, aumento dell’inflazione e mazzata sui consumi delle famiglie.

‘I contribuenti sono spremuti all’osso, ma la manovra va bocciata per sei motivi’. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato il il vicepresidente di Unimpresa Claudio Pucci, aggiungendo che ‘ancora una volta i cittadini e le imprese si preparano ad aprire il portafogli per sostenere i conti pubblici’.