Prodotti made in Italy, ecco i settori economici che fanno la parte del leone

Titoli di Stato: risultati collocamento Btp Italia, 14a emissione
Titoli di Stato: risultati collocamento Btp Italia, 14a emissione

In linea con gli ultimi anni, nel nostro Paese il saldo commerciale dei prodotti made in Italy, prendendo a riferimento il 2016, è stato positivo per 121,6 miliardi di euro. A farlo presente è stata la Cgia di Mestre che ha anche indicato i settori economici che hanno recitato la parte del leone. Nel dettaglio, con un saldo positivo pari a ben 48 miliardi di euro, a svettare sono i macchinari, dalle turbine alle pompe e passando per i motori, i compressori, le macchine per l’industria delle pelli, i bruciatori, i forni, la rubinetteria ed i macchinari per la lavorazione delle calzature e dei metalli.

Dopo i macchinari, a trainare il saldo commerciale l’anno scorso è stato il comparto della moda, ovverosia quello dei prodotti made in Italy legati al tessile, all’abbigliamento, alle calzature ed agli accessori con un risultato positivo pari a 18 miliardi di euro. Sul gradino più basso del podio c’è il settore dei prodotti in metallo, ovverosia utensili, cisterne, coltelleria, serbatoi, generatori di vapore, stoviglie e radiatori con un saldo positivo pari a 10,9 miliardi di euro. Quarta piazza invece per settore del mobile made in Italy con un saldo commerciale positivo nel 2016 che è stato pari a +7,2 miliardi di euro.

Sul versante opposto, riporta altresì l’Associazione degli artigiani mestrina, nel 2016 il saldo commerciale è stato negativo per le altre produzioni manifatturiere che non sono ascrivibili al made in Italy, dal comparto computer e informatica con -11,6 miliardi di euro alla chimica-farmaceutica con un saldo negativo per 8,6 miliardi di euro, e passando per il settore auto con -4,7 miliardi, e poi i prodotti metallurgici con -2,9 miliardi, tabacco con -1,8 miliardi di euro, ed industria della carta, della stampa e del legno, escludendo i mobili, con -1,4 miliardi di euro.