Piccolo commercio in panne, allarme Confesercenti che chiede rivoluzione fiscale

Piccolo commercio in panne, allarme Confesercenti che chiede rivoluzione fiscale
Piccolo commercio in panne, allarme Confesercenti che chiede rivoluzione fiscale

Nei primi sei mesi del 2018 in Italia le piccole imprese del commercio hanno perso anno su anno l’1,5% del fatturato. A metterlo in evidenza è stata la Confesercenti nel commentare i dati sul prodotto interno lordo e sul commercio al dettaglio che l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha rilasciato nella giornata di venerdì scorso.

Economia in rallentamento e piccolo commercio in crisi, serve un cambio di passo

Con la crescita dell’economia italiana in rallentamento, e con il piccolo commercio che è in panne, l’Associazione degli esercenti ritiene necessario che il Governo metta a punto provvedimenti che forniscano un forte segnale di discontinuità.

Inoltre, la Confesercenti ritiene altrettanto importante che venga impressa un’accelerazione alla rivoluzione fiscale che l’Esecutivo attualmente in carica intende mettere in atto già a partire dal prossimo autunno.

Perché il piccolo commercio è in difficoltà

Sulle difficoltà del piccolo commercio in Italia, tra l’altro, la Confesercenti ricorda come parte dei fatturati del comparto siano stati spostati verso il commercio online e la grande distribuzione organizzata. E questo in virtù non solo dell’assenza di regole del web, ma anche per gli eccessi di liberalizzazione che ci sono stati negli ultimi anni nel nostro Paese.

Oltre alle criticità sopra indicate, inoltre, il piccolo commercio è col fiato corto anche a causa del potere d’acquisto delle famiglie italiane che resta debole. Di riflesso, i consumi sono stagnanti, ragion per cui secondo la Confesercenti la prossima legge di bilancio dovrà essere messa a punto in maniera tale da far uscire le imprese e le famiglie da quello che sembra essere in tutto e per tutto un orizzonte di precarietà.