Pagare le tasse: caos fiscale tra leggi, circolari e risoluzioni

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In Italia pagare le tasse non è semplice tra leggi, circolari e risoluzioni. In altre parole nel nostro Paese in materia fiscale cambiano in continuazione le regole, le norme e le scadenze con la conseguenza che vengono messi in difficoltà non solo i contribuenti, ma anche gli intermediari abilitati, dai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) ai dottori commercialisti, e passando per i consulenti del lavoro.

La conferma in merito arriva dall’Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre che sottolinea come l’oppressione fiscale sia ormai debordante con ben 2.000 pagine tra circolari e risoluzioni solo nel 2016. Basti pensare che nel 2016 sono state ben 122 le risoluzioni a fronte di 50 circolari e ben 72 provvedimenti che sono stati firmati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate.

A causa di un sistema fiscale italiano che è non solo complesso e farraginoso, ma spesso anche contraddittorio e poco trasparente, nel 2016 ben 21 milioni di contribuenti avevano con Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione, una pendenza economica inferiore alla soglia dei 1.000 euro.

Questo è quanto, tra l’altro, mette in evidenza Paolo Zabeo, il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che di conseguenza parla di un ‘fisco arcaico e spesso indecifrabile’ in virtù del fatto che tra leggi, circolari e risoluzioni tende ad aumentare in misura esponenziale ‘il rischio di commettere errori formali a seguito di un ingorgo normativo che non ha eguali nel resto del mondo’.

E così, secondo l’Associazione degli artigiani mestrina, l’elevata pressione fiscale in Italia, e la complessità nel pagare le tasse e nel rispettare date e scadenze sugli adempimenti, contribuiscono anche a scoraggiare nel nostro Paese la voglia di fare impresa.