Moodyʼs scatenata su Regioni ed Enti locali italiani, taglio rating

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L’Agenzia di rating Moodyʼs, dopo aver abbassato venerdì scorso il rating dell’Italia da BAA2 a BAA3, ha fatto la stessa cosa pure per ben 18 tra Regioni ed Enti locali del nostro Paese. Ne dà notizia il sito Internet del TGCom24 nel precisare che sono comunque sfuggite alla scure di Moodyʼs due Regioni italiane, il Lazio che mantiene un rating di Ba2 con outlook stabile, e la Regione autonoma della Sicilia con un rating di Ba1 e con l’outlook che passa a ‘stabile’.

Declassamento anche per una dozzina di banche italiane

Repubblica.it, inoltre, riporta che l’Agenzia di rating Moodyʼs ha declassato pure una dozzina di banche italiane, da Banca IMI ad Intesa Sanpaolo S.p.A., e passando per UniCredit, Mediobanca S.p.A., Cassa Centrale Raiffeisen S.p.A., CA Cariparma, Banca Nazionale Del Lavoro S.p.A., Banca del Mezzogiorno – MCC S.p.A., Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., FCA Bank, Invitalia S.p.A. e Credito Emiliano S.p.A..

I declassamenti di Moodyʼs, a cascata dopo il taglio del rating Paese, riguardano inoltre pure parecchie società quotate in Borsa a Piazza Affari. Su tutte Eni SpA il cui rating è stato tagliato da Baa1 da A3, così come quello di Poste Italiane SpA passa da Baa2 a Baa3. Per Eni SpA e per il Gruppo Poste Italiane, come per l’Italia, l’outlook resta comunque posizionato a ‘stabile’.

Agenzia Moodyʼs abbassa pure il rating di quattro utilities italiane

Nel mirino di Moodyʼs sono finite pure quattro utilities italiane, e precisamente Hera, Italgas, Snam e Terna con il rating che passa a baa2 da baa1 con l’outlook che anche in questo caso è ‘stabile’.