Investire nei diamanti: un trend in aumento sul valore della pietra

Investire nei diamanti

Stiamo assistendo ad un vero e proprio trend che riguarda il valore dei diamanti. Da alcuni anni a questa parte i diamanti hanno moltiplicato il loro valore. Gli esperti ritengono che il valore di un diamante possa essere sempre alto nel corso del tempo. In effetti questo dato non è soggetto a particolari sbalzi, che spesso possono interessare l’oro e altri metalli preziosi. Proprio per questo motivo investire nei diamanti potrebbe essere davvero importante, anche se si vogliono fare investimenti a lungo termine. Ma come fare per mettersi al riparo da eventuali problemi e fare in modo di essere sempre sicuri di poter contare sul valore di un diamante? Vi suggeriamo le principali regole da osservare.

L’importanza della certificazione

Il diamante da regalo è sicuramente un’ottima opportunità da non sottovalutare. Per restare sicuri comunque, è fondamentale che i diamanti vengano acquistati con la specifica certificazione rilasciata da almeno uno dei quattro più importanti istituti gemmologici che operano a livello mondiale.

Si tratta dell’American Gem Society, del Gemological Institute of America, dell’Hoge Raad voor Diamant e dell’International Gemological Institute.

Alcuni di questi istituti sigillano il diamante soltanto dopo che ne hanno determinato la qualità. Quindi sono proprio questi che dovrebbero essere preferiti rispetto agli altri, in modo da acquistare dei diamanti la cui qualità sia assicurata.

Ma ci sono anche altri fattori fondamentali che concorrono a determinare la qualità di una pietra preziosa come il diamante. Oltre alla certificazione, il valore di un diamante si può vedere anche da altre caratteristiche.

Quanto conta il taglio di un diamante

Il taglio di un diamante è essenziale ed è strettamente collegato all’abilità del tagliatore. Ma un ruolo di prim’ordine assumono anche le proporzioni del diamante quando la pietra preziosa si trova allo stato grezzo. Ad influire sul taglio sono anche la simmetria e la brillantezza.

Infatti il taglio di un diamante è fatto bene quando riesce a mettere in risalto la lucentezza e la trasparenza della pietra. Se il taglio non è fatto bene, il diamante dà un senso generale di opacità, che non contribuisce affatto al suo valore.

Il modo in cui sono stati fatti i tagli è cambiato nel corso del tempo. Attualmente si fa un taglio che forse può apparire meno elegante rispetto ad altri. Tuttavia è fatto in modo da valorizzare bene la qualità. Quindi possiamo dire anche che il taglio è determinante nell’assicurare il valore costante di una pietra preziosa come il diamante.

Quanto contano la purezza e il colore

Altre caratteristiche essenziali da osservare in un diamante sono la purezza e il colore. La purezza viene definita a partire dalla presenza o dall’assenza di impurità all’interno della pietra preziosa. Si considera a tal proposito una scala di 8 gradi.

Ma c’è anche il colore. In particolare portiamo avanti una scala di colori di diamanti contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto. La scala va dalla D alla Z. Quelli che rientrano tra la D e la F sono i diamanti migliori da utilizzare come investimento.

Il diamante perfetto, quello che non ha alcuna colorazione, è classificato con la lettera D. I diamanti da G a J hanno una colorazione che non è percepibile ad occhio nudo. I diamanti che rientrano nella scala di colore da K a M vengono invece impiegati soltanto nella realizzazione di gioielli di media qualità, perché hanno una colorazione giallognola.