Industria dell’arredamento, trend positivo negli ultimi anni

L’industria dell’arredamento italiano sta vivendo un volo più che positivo, tanto che le aziende sorgono di giorno in giorno, fino a contarne oggi circa 29 mila. Pare infatti che il fatturato medio giri intorno ai due milioni di euro per le più piccole imprese, mentre i magnati dell’arredo fatturano fino a mezzo miliardo di euro.

Questo boom, più che meritato, raggiunto anche grazie alla capacità creativa e innovativa, ha attirato l’attenzione del resto del mondo, come ha dimostrato anche la scorsa estate il Salone del Mobile di Milano. Sono state infatti più di duemila le aziende espositrici alla fiera, per una media di visitatori pari a 300 mila, di cui i due terzi stranieri: provenienti cioè da oltre 165 Paesi.

Industria dell’arredamento: l’orgoglio italiano

Stadi ai dati di FederLegnoArredo, nel 2017 l’industria italiana dell’arredamento ha raggiunto i 27 miliardi di euro, detenendo il primato nel mercato mondiale. L’Italia si è infatti classificata come una dei maggiori produttori ed esportatori di mobili: da mobili bagno con doppio lavabo, ad armadi, letti, insomma, ogni componente d’arredo made in Italy trova fertile il mercato internazionale.

Di tutte le imprese italiane che si occupano di design-arredo, 218 superano i 16 milioni di fatturato, con conti in ordine, strutture solide dal punto di vista finanziario e con esportazioni salite fino al 3,1% nel 2017, contro il +1,6% del mercato nazionale. I brand più famosi del mercato mobiliare riescono pure a raggiungere e superare i 100 milioni di euro, questo grazie all’export, pur tentennando la vendita sul proprio territorio.

Un mercato in continuo movimento

Pambianco ha effettuato una classifica delle prime 15 imprese del settore mobiliare sulla base dei fatturati, una classifica che si è presentata ben diversa da quelli che erano stati in numeri dello scorso anno. Un miglioramento non indifferente, che, pur vivendo spesso rallentamento sul piano di gestione e di management, riesce sempre a stare in movimento, non solo per le grandi imprese ma anche per le new entry che si difendono bene. Motivo per cui la classifica cambia di anno in anno, con dinamismo sul piano societario e miglioramento sul piano imprenditoriale.

È palese dunque che i gruppi mobiliari crescono, difendendosi bene dalla crisi economica italiana, vivendo fatturati in rialzo conto le perdite che invece subiscono imprese e aziende di altri comparti. Se il settore dell’arredo, infatti, nel suo insieme è salito lo scorso anno del 2,1%, le 15 più importanti imprese del settore arredo, hanno avuto invece una crescita del 7%, godendo così di un fatturato di 3,1 miliardi.

Il continuo investimento per migliorare l’industria dell’arredamento

Un simile successo è dovuto anche al fatto che più del 4% delle aziende italiane tende ad investire per l’innovazione della loro produzione. Una percentuale importante che dimostra come il settore cerchi di stare al passo coi tempi, motivo per cui il comparto non è in crisi ma resta sano a livello finanziario.

Non è di poco conto infatti notare che gli investimenti vengono effettuati sia da grandi imprese che da piccole. Anzi stando ad una statistica, le piccole aziende con un fatturato medio di 20 milioni tendono ad investire l’1,4% del loro fatturato per migliorare il proprio comparto. Motivo per cui, sul piano della produzione gli investimenti realizzati, per una percentuale dell’85%, hanno utilizzato gli incentivi governativi messi a disposizione per il settore, utilizzando un ammortamento nell’interesse dell’investimento fatto.