Da oggi domenica 1 ottobre del 2017, salvo diversa decisione da parte dell’azienda, per abbonarsi alla pay-Tv Sky il pagamento del corrispettivo non sarà più mensile ma ogni quattro settimane. Sulla fatturazione a 28 giorni, fa presente il Movimento Consumatori, la questione riguarda anche i principali operatori di telefonia, ovverosia TIM, Wind-Tre, Fastweb, PosteMobile e Vodafone che avrebbero dovuto rispettare una delibera dell’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ma in realtà le società hanno preferito presentare un ricorso al Tar il cui esito dovrebbe arrivare nel febbraio del 2018.
Il Movimento Consumatori ha analizzato le offerte di telefonia fissa e quelle cosiddette convergenti di tutti gli operatori iscritti nell’elenco pubblico dell’Agcom, ed in effetti ha rilevato che gli unici operatori che non hanno rispettato le disposizioni dell’Autorità sono proprio quelli sopra indicati. Ovverosia, Wind-Tre, Fastweb, PosteMobile e Vodafone, su un totale di 29 operatori di telefonia ufficiali, che sono peraltro i cinque player più importanti presenti nel nostro Paese.
MC, tra l’altro, ricorda come proprio a seguito del mancato rispetto delle disposizioni dell’Agcom, gli operatori telefonici siano sotto procedimento da parte dell’Autorità con la conseguenza che ora rischiano sanzioni per non aver modificato il sistema di fatturazione. Secondo Alessandro Mostaccio, che del Movimento Consumatori è il segretario generale, la fatturazione a 28 giorni per i servizi individua ‘un illegittimo e mascherato aumento dei costi dei servizi di oltre l’8% per milioni di consumatori’. L’Associazione ha così diffidato TIM, Wind-Tre, Fastweb, PosteMobile, Vodafone e Sky invitando gli operatori telefonici, e la società di pay-Tv, a ‘ristabilire la fatturazione mensile e a restituire quanto indebitamente ricevuto con la fatturazione a 28 giorni’.
