Cessione del Quinto se si è in possesso del Reddito di Cittadinanza: è possibile?

cessione del quinto

Un prestito personale risulta essere, nella maggior parte dei casi, l’unico modo per poter effettuare degli acquisti importanti come un elettrodomestico oppure un’automobile. Tuttavia, se il soggetto è in possesso di una pensione minima, trova molte difficoltà ad ottenere dei prestiti, compresa la cessione del quinto.

Da un paio di anni, molti cittadini italiani con un reddito minimo hanno accesso al Reddito di Cittadinanza, un nuovo sussidio che spetta a tutte le famiglie che si trovano in una situazione economica difficile. Chi ha un nucleo familiare alto, potrà accedere al sussidio massimo che andrà ad integrarsi con la pensione, ottenendo quindi un reddito più sostanzioso.

Cessione del quinto della pensione: come funziona

La cessione del quinto è a tutti gli effetti una forma di prestito personale, nel caso delle pensioni si tratta di una trattenuta diretta sulla rata mensile del trattamento. È possibile cedere fino ad un quinto della prestazione che non deve mai scendere al di sotto del trattamento minimo. Per questo motivo, chi è soggetto ad una pensione integrata al minimo non può richiedere la cessione del quinto della pensione. Lo stesso discorso vale per la cessione del quinto per dipendenti pubblici.

Per calcolare la quota cedibile bisogna dividere la pensione netta per 5 e il risultato deve essere sottratto alla quota di pensione netta. Se il risultato della pensione netta restante è maggiore con il valore del trattamento minimo, corrisponde esattamente al quinto della pensione.

La cessione del quinto non può essere richiesta se si è in possesso di una pensione integrata al minimo, di una pensione sociale e assegno sociale, di una pensione d’invalidità civile o di inabilità, di sussidi a sostegno del reddito o di assegni al nucleo familiare.

Reddito di cittadinanza e pensione

L’importo del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza è determinato da due differenti quote: la prima ammonta ad una soglia massima di 6mila euro annui, quindi 500 euro al mese per ogni singolo componente. La seconda quota ammonta ad una soglia massima di 1.800 euro annui, quindi fino ad un massimo di 150 euro mensili.

In presenza di più componenti in famiglia, il reddito di cittadinanza può arrivare fino a 12.600 euro annui.

La seconda quota è riconosciuta ai nuclei che pagano l’affitto ed è pari al canone previsto dal contratto di affitto, quindi sino a 280 euro al mese.

Tuttavia, quando si ottiene il reddito di cittadinanza, la pensione percepita resta sempre la stessa e non aumenta per effetto del sussidio ottenuto, per questo motivo i soggetti che percepiscono la pensione minima e il reddito di cittadinanza hanno molti problemi per richiedere un prestito personale.

Richiedere la cessione del quinto del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza non è possibile, perché sono classificati come sussidi di sostegno al reddito e quindi considerati come delle prestazioni non cedibili.

L’unico modo per poter accedere ad un prestito personale anche in presenza di pensione minima e del reddito di cittadinanza, è avere un familiare con una stabilità finanziaria in grado di poter fare da garante durante la stipulazione del contratto con l’istituto finanziario.