Censimento enogastronomico 2017, record specialità per il cibo italiano

Censimento enogastronomico 2017, record specialità per il cibo italiano
Censimento enogastronomico 2017, record specialità per il cibo italiano

Per il 2018 è stato proclamato uno storico appuntamento, quello relativo all’anno internazionale del cibo italiano nel mondo. A darne notizia è stata la Coldiretti nel rendere noti i dati 2017 riguardanti il nuovo censimento enogastronomico finalizzato a censire tutte le specialità italiane, ovverosia quelle che per almeno 25 anni si sono protratte nel tempo seguendo delle regole tradizionali. A livello regionale per numero di specialità per il cibo italiano spicca la Campania con ben 515 ricette storiche, e poi a seguire la Regione Toscana con 461, ed il Lazio con 409.

Intanto per far conoscere, ed anche per salvare i tesori nascosti del cibo Made in Italy, nella giornata di ieri la Coldiretti ha presentato il Black Friday della tavola con delle esposizioni enogastronomiche ad hoc, e con le ricette storiche presentate dagli agrichef per tipicità tutte italiane che spaziano dalla colatura di alici di Cetara agli stinchi di morto, e passando per il fagiolo del purgatorio di Gradoli, il savòr, le olive taggiasche, la polenta di montagna, i cardoncelli, la pitta ‘mpigliata ed il violino di capra.

Oltre a quelle indicate ci sono tante altre specialità italiane che, tra l’altro, attirano a livello locale il turismo enogastronomico. Ad esempio, in Friuli Venezia Giulia c’è la porcaloca, nel Molise ci sono le sagnetelle, nelle Marche la lonza di fico, in Abruzzo la mortadella di Campotosto ed in Basilicata le ‘rsskatiedde cca muddiche’, specialità tipica del Comune Lucano di Episcopia. In Valle D’Aosta, invece, spicca tra le tipicità locali l’olio di noci che, per i cibi, è un condimento prezioso per pesce, carne, verdure e formaggi.