Contro l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, in base ad un automatismo che scatterà in ragione dell’incremento dell’aspettativa media di vita degli italiani, il Codacons ha reso noto di aver avviato la raccolta delle adesioni, da parte dei pensionati, per un ricorso collettivo.
In particolare, riferisce altresì l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti con una nota, al ricorso collettivo, che prevede la presentazione di un’azione legale dinanzi al Tar del Lazio, possono partecipare tutti coloro che nel 2019 sarebbero andati in pensione con il precedente limite di età.
Secondo il Codacons lo spostamento in avanti dell’età pensionabile, a coloro che sarebbero dovuti andare in pensione, ed invece dovranno attendere altri cinque mesi, causerà un danno non solo di natura patrimoniale, ma anche morale in quanto si troveranno costretti, nello stesso tempo, a spostare in avanti progetti di vita che erano stati già programmati.
Gli interessati, dal sito Internet del Codacons, senza impegno, possono già da ora compilare la richiesta di pre-adesione all’azione dell’Associazione che porterà alla presentazione del ricorso collettivo, dinanzi al Tar del Lazio come sopra accennato, per chiedere l’annullamento del Decreto che porterà a 67 anni l’età pensionabile unitamente alla ‘rimessione alla Corte Costituzionale della questione di legittimità costituzionale della normativa a monte’.
Il Governo italiano non sembra essere infatti intenzionato a bloccare l’automatismo legato all’aumento dell’età pensionabile, ma solo ad escludere alcune categorie di lavoratori che svolgono attività usuranti. Sulla questione, tra l’altro, la Cgil nei giorni scorsi ha annunciato una mobilitazione, mentre Cisl e Uil, invece, hanno apprezzato gli sforzi del Governo unitamente alle risorse aggiuntive stanziate per le pensioni.
