Banca centrale europea prepara stop al Quantitative easing, ecco la roadmap

Manovra Governo italiano, Ministro Tria risponde a lettera Ue
Manovra Governo italiano, Ministro Tria risponde a lettera Ue

C’è una fine per tutto, anche per il Quantitative easing che da parecchio tempo ha portato la Banca centrale europea (Bce) ad acquistare titoli per sostenere la crescita nell’Eurozona. Gli aiuti della Bce, che hanno giovato e non poco all’Italia, termineranno nel prossimo mese di gennaio del 2019, ma già dal prossimo mese di ottobre, e fino a dicembre 2018, ci sarà una progressiva riduzione degli acquisti di titoli che, in controvalore, scenderanno da 30 a 15 miliardi di euro al mese.

Tassi di interesse Eurozona fermi almeno fino all’estate del 2019?

Nell’ultimo quarto del corrente anno, inoltre, il Qe della Bce sarà fortemente correlato alla dinamica dei prezzi nell’Eurozona, ovverosia all’andamento dell’inflazione, mentre per quel che riguarda i tassi di interesse, da lungo tempo ai minimi storici, la Banca centrale europea prevede che si mantengano sui livelli attuali almeno fino all’estate del prossimo anno.

Con qualche mese di anticipo, quindi, la Bce ha scoperto le carte su una misura di stimolo non convenzionale che in Europa, a partire dalla Germania, spesso è stata criticata. Resta da vedere, dal 2019, come reagirà il mercato dei titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona con il debito pubblico più alto. E da questo punto di vista l’Italia non potrà non essere un Paese ‘sorvegliato speciale’.

La Federal Reserve alzi i tassi fino al 2%

In America, invece, proprio ieri sera la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse USA di riferimento all’1,75-2% lasciando intendere che, da qui alla fine dell’anno, ci saranno altre due revisioni al rialzo del costo del denaro che, quindi, a dicembre 2018 dovrebbe attestarsi all’interno della banda di oscillazione del 2,25-2,50%.