Analisi del bilancio aziendale e attestazione SOA: i requisiti minimi per l’autorizzazione

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La Certificazione SOA è un attestato obbligatorio (rilasciato da Organismi di Attestazione autorizzati) che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori di importo maggiore a € 150.000,00 e conferma inoltre che il soggetto certificato sia in possesso di tutti i requisiti necessari alla contrattazione pubblica.

Questa certificazione vale cinque anni (previa conferma di validità al terzo anno) e sarà concessa da organismi preposti alla verifica dei requisiti minimi richiesti per validare la richiesta. In particolare verranno presi in considerazione i lavori eseguiti negli ultimi dieci anni e i cinque migliori documenti di reddito tra gli ultimi dieci approvati e depositati.

Le categorie di opere per cui una azienda può richiedere questa certificazione sono cinquantadue: tredici riguardanti opere di carattere generale, trentanove riguardanti opere specializzate.

Quali sono i documenti da produrre in fase di attestazione?

Ci sono diversi documenti da presentare all’organismo  di attestazione (consigliamo la società SOA Semplice in quanto è l’unica che permette di ottenere la certificazione in un tempo inferiore a 2 mesi), vediamo qui di seguito quali sono i principali.

Il primo documento è la cosiddetta lettera di referenza bancaria, questa lettera è preparata dall’istituto di credito su carta intestata il quale la invia direttamente al nucleo SOA prescelto.

Il secondo documento è il DM10 virtuale, di cui ne esiste una stampa per ogni mail in cui l’impresa risulta aver avuto dei dipendenti. Essa si scarica facilmente dal cassetto previdenziale INPS aziendale.

Il terzo documento è il libro cespiti, che verrà preparato dal commercialista di riferimento della società nel suo formato prescelto, purché vi sia una copia distinta e separata per ogni anno di attività. È necessario che sul libro cespiti stesso sia indicata l’attrezzatura ammortizzata, la data d’acquisto, il costo, la percentuale e la quota di ammortamento annuale e l’eventuale residuo ammortizzabile.

Come viene analizzato il bilancio di una S.R.L.?

La prima cosa che un organismo SOA guarda è la data di deposito del bilancio, se esso è stato chiuso nei termini legali ed è in linea con le tempistiche fiscali standard, l’analisi continuerà. A questo punto si passa all’analisi della nota integrativa per valutare se l’attività che la società svolge coincida effettivamente con quanto richiesto per l’attestazione SOA, ad esempio se la ditta richiede un G1 di prima classifica e la società opera nel settore dell’edilizia su funi, il criterio di coerenza è perfettamente rispettato.

Acclamato ciò si passano in rassegna i quattro parametri fondamentali.

Innanzitutto il patrimonio netto indicato nello stato patrimoniale della società, in particolare la voce A dello stesso, esso deve risultare in attivo, se risulta in passivo non si può parlare di requisiti di accesso validi per la certificazione SOA nell’anno di riferimento.

Il secondo requisito va ricercato nel conto economico aziendale. Ogni specifico campo di attestazione ha una sua soglia di bilancio minimo, ad esempio il su citato G1 di prima classifica il valore del premio della produzione deve essere di almeno 258 mila euro e può essere o risultante dall’ultimo bilancio o venire fuori sommando 15 anni di bilanci chiusi e depositati.

Altro parametro molto importante sono i costi per il personale, anche in questo caso ogni certificazione avrà una soglia minima entro cui posizionarsi, al di sotto del quale il bilancio aziendale non sarà in linea con le richieste per l’attestazione SOA.

Infine abbiamo il controllo dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali il quale identifica quanta attrezzatura possiede per poter lavorare l’impresa. Anche in questo caso, come nei precedenti, vale la regola della potenziale sommatoria degli ultimi quindici bilanci per raggiungere la soglia minima richiesta.