Se in Italia il trasporto urbano fosse più efficiente, si otterrebbero risparmi fino a 12 miliardi di euro. Questo è quanto emerso, tra l’altro, da uno studio che è stato condotto da The European House – Ambrosetti in collaborazione con le FS Italiane. Dal Rapporto, in particolare, è emerso che coloro che utilizzano i mezzi pubblici in Italia impiegano il doppio del tempo rispetto a grandi città europee come Madrid, Parigi, Berlino e Londra. Il dato emerge dal fatto che in media, al fine di coprire poco più di cinque chilometri, ci vogliono ben 61 minuti nelle quattordici aree metropolitane del nostro Paese, da Bari a Firenze e passando per Palermo, Venezia, Cagliari, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Genova, Reggio Calabria, Messina, Milano e Catania.
L’ampio divario di efficienza tra i mezzi pubblici italiani e quelli europei è emerso considerando non solo il risparmio di tempo, ma anche altri fattori come il decongestionamento, il miglioramento dell’ambiente e della sicurezza. I risparmi ottenibili, che come sopra accennato possono arrivare fino a ben 12 miliardi di euro, corrispondono a quasi un punto percentuale del prodotto interno lordo nazionale. Una quota di questi risparmi, da un minimo di 5,5 miliardi ad un massimo di 7 miliardi di euro, in base allo studio The European House – Ambrosetti si otterrebbero a favore dell’utenza semplicemente andando a dimezzare i tempi di spostamento e portandoli così in linea con la media europea.
Lo studio fissa anche tre punti chiave che possono permettere al trasporto pubblico italiano di colmare il gap con l’Europa a partire dalla creazione di un sistema di infrastrutture solido, e passando per lo sviluppo di servizi di trasporto collettivo efficienti a livello economico ed ambientale, e per l’aumento degli investimenti nel settore per l’innovazione tecnologica. In questo modo, tra l’altro, sarà possibile offrire in futuro all’utente le migliori esperienze di viaggio.
