Fisco più semplice per cani e gatti; migliora la situazione relativa alle spese veterinarie, comprese quelle riguardanti le medicine, che da quest’anno trovano spazio nella dichiarazione precompilata, con l’ampliamento dell’obbligo della trasmissione telematica dei dati, anche alle strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari. Fisco più semplice dunque: infatti queste strutture, proprio come previsto dalla legge di stabilità 2016, dovranno comunicare al Sistema tessera sanitaria le spese veterinarie sostenute dai cittadini, in modo tale da rendere possibile la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.
I contribuenti si ritroveranno così, sulla dichiarazione, i dati già inseriti relativi agli acquisti effettuati nelle farmacie. Sarà sufficiente conservare lo scontrino, senza più necessità della ricetta ‘parlante’, come confermato dall’Agenzia delle Entrate, ai fini della detrazione. Occorre sottolineare che il provvedimento fa riferimento alle sole spese veterinarie per animali da compagnia per i quali sarà possibile detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sostenute nel corso dell’anno con un massimale di 387,34 euro per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro come previsto dalla circolare n. 207 del 2000.
Questo limite di detraibilità previsto dal fisco è indipendente dal numero di animali posseduti ed è limitata alle spese veterinarie riguardanti animali legalmente detenuti allo scopo di compagnia o per la pratica sportiva; nulla è previsto invece per gli animali destinati ad allevamento, riproduzione o consumo alimentare e per gli animali detenuti nell’esercizio di attività agricola o commerciali o usati per attività illecite. Da segnalare infine che le voci di spesa che non possono usufruire della detrazione sono, tra le altre, quelle relative a spese per antiparassitari o mangimi speciali in quanto si tratta di prodotti non classificabili come farmaci veterinari.
