Scadenze fiscali febbraio-marzo 2017, attenzione ai commercialisti in sciopero

Scadenze fiscali febbraio-marzo 2017, attenzione ai commercialisti in sciopero
Scadenze fiscali febbraio-marzo 2017, attenzione ai commercialisti in sciopero

Tra il mese di febbraio e quello di marzo del 2017, salvo revoca o differimento, ci sarà lo sciopero dei commercialisti nell’ambito di un’agitazione che congiuntamente è stata proclamata dalle sigle Anc, Adc, Aidc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico, e che è strettamente legata ai nuovi adempimenti, in materia di comunicazione dei dati Iva, che sono previsti dal decreto fiscale che è collegato alla manovra finanziaria.

Sciopero dei commercialisti dal 26 febbraio al 6 marzo del 2017

In particolare, l’astensione collettiva dal lavoro, per i commercialisti che aderiranno allo sciopero, è prevista a partire dalle ore 24 del 26 febbraio e fino alla stessa ora del 6 marzo del 2017. Trattasi di un periodo caldo per quel che riguarda le scadenze fiscali, ragion per cui è lecito chiedersi se dall’agitazione a farne le spese saranno i contribuenti che rischiano di trovare chiuso lo studio del proprio commercialista di fiducia.

Sciopero dei commercialisti, nuova lunga astensione con la scadenza dello spesometro?

E siccome lo sciopero cade proprio nel periodo della scadenza dei termini per la dichiarazione Iva, è probabile che, se l’agitazione dovesse essere confermata, possa in qualche modo scattare una proroga sebbene sia ancora presto per dirlo. Detto questo, le sigle Anc, Adc, Aidc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico sono unite nel chiedere semplificazione per quel che riguarda gli adempimenti fiscali, al punto che non si esclude che possa essere programmata una nuova e lunga astensione collettiva dei commercialisti in concomitanza con le scadenze relative allo spesometro.

Commissione di garanzia, legittimo lo sciopero dei commercialisti

Intanto sulla protesta c’è anche da dire che la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero ha valutato come legittimo lo sciopero dei commercialisti, ragion per cui ora servirà che si attivi in tempi brevi una sorta di mediazione tra il diritto all’astensione dei professionisti e l’informazione e l’assistenza da garantire ai propri clienti.